La famiglia di Julie Tronet, la studentessa francese di 21 anni trovata morta impiccata il 22 ottobre 2023 nella sua stanza della casa di Lecce che condivideva con altri studenti, chiede di chiarire i dubbi che ancora oggi costellano la vicenda. Per gli inquirenti si sarebbe trattato di un suicidio, ma ora le indagini ripartono da un nuovo sopralluogo sulla scena del ritrovamento del cadavere.
Si parla di lividi sul corpo ancora da chiarire e i familiari non credono al gesto estremo. Attraverso un loro consulente, riporta Il Corriere della Sera, avrebbero sollecitato inoltre accertamenti sull’autenticità del biglietto d’addio trovato nella camera da letto dove Julie Tronet si sarebbe tolta la vita. Stando a quanto ricostruito, la giovane avrebbe scritto alla famiglia di voler porre fine alla sua esistenza a seguito di uno stupro.
Julie Tronet, la Scientifica torna sulla scena del ritrovamento dopo oltre un anno: caccia a nuovi indizi
Oltre un anno dopo il decesso, la Scientifica è tornata nell’appartamento di Lecce dove fu rinvenuto il corpo di Julie Tronet a caccia di nuovi indizi per chiarire la dinamica dei fatti. In quella abitazione, ancora sotto sequestro, la studentessa francese si sarebbe impiccata il 22 ottobre 2023 ma la famiglia non crede al suicidio.
Nell’inchiesta sulla morte della 21enne risulta indagato 20enne del Brindisino. Le ipotesi di reato sono istigazione al suicidio e violenza sessuale. Ora l’attività investigativa potrebbe trovare spunti potenzialmente decisivi all’esito del nuovo sopralluogo nella stanza e della analisi del biglietto d’addio trovato sulla scena. Non si esclude infatti che possa essere stato prodotto da terzi e non dalla giovane vittima.