E’ tra le più grandi attrici a livello internazionale, il palmares parla da solo. Eppure, non smette mai di mettersi in gioco. Parliamo di Juliette Binoche, premio Oscar per “Il paziente inglese” e premiata sia a Venezia che a Cannes. L’interprete francese è ora protagonista al Festival di Locarno con il film “Paradise Highway”, nel quale interpreta una camionista ribelle: “Sally è una donna piena di coraggio. Mi somiglia. Non ho mai temuto le sfide, i passaggi tempestosi”.



Intervenuta ai microfoni del Corriere della Sera, Juliette Binoche ha spiegato che la sua Sally lotta in un mondo di uomini, cosa che fanno molte donne: “E’ ancora necessario nonostante i passi avanti degli ultimi anni”. Per entrare meglio nel personaggio, l’attrice ha rivelato di aver fatto un lungo viaggio a bordo di un Tir sulle strade americane prima delle riprese: “Cinque giorni dormendo, mangiando, vivendo nel camion con un caldo soffocante e il tormento delle zanzare”.



JULIETTE BINOCHE A TUTTO TONDO

Nel corso del dialogo con il Corriere, Juliette Binoche si è soffermata sul rapporto tra regista e attore – “il regista crea uno spazio, l’attore deve occuparlo” – e l’obiettivo deve sempre essere quello di emozionare, attraverso fiducia ed equilibrio. L’interprete ha poi parlato delle sue numerose relazioni importanti, da Leos Carax a Mathieu Amalric – e ha risposto così alla domanda se si sia mai sentita sola: “La solitudine appartiene alla condizione umana e spesso è indipendente dalle persone che hai intorno. Occorre tenerne conto. Non sono mai riuscita a dedicare troppo tempo alle amicizie. La mia più cara confidente è ancora oggi mia sorella”. Infine, Juliette Binoche ha parlato dei figli Raphael e Hannah, quest’ultima ha deciso di entrare nel mondo del cinema: “Hannah è una ragazza matura e responsabile. Sta facendo il suo percorso. D amadre, cerco la giusa posizione per non ostacolarla”.

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