Continua la caccia a Jurgen Conings, tiratore scelto e disertore dell’esercito militare del Belgio, in fuga dallo scorso 17 maggio. Armato e pericoloso, le forze dell’ordine di mezza nazione lo stanno cercando, ma lo stesso, viste anche il suo addestramento militare, risulta essere al momento introvabile. La caccia all’uomo, con l’obiettivo di scoprire dove si nasconde quello che i media locali hanno già ribattezzato “Rambo”, continua serrata anche perchè Jurgen Conings ha stilato una lista di dieci persone da uccidere, spinto da sentimenti fortemente anti lockdown.
E così che in questo elenco della morte figurano Marc Van Ranst, fra i virologi del Paese più stimati e consigliere dell’esecutivo, e Ludivine Dedonder, il ministro della difesa. La lista di obiettivi è stata stilata dallo stesso militare in una delle tre lettere d’addio che l’ex istruttore di tiro ha lasciato prima di scomparire.
JURGEN CONINGS HA CON SE QUATTRO LANCIARAZZI
Era il 17 maggio quando il 46enne, fervente sostenitore di teorie cospiratorie legate al mondo del covid, ha fatto incetta di armi in un deposito delle forze armate, sfruttando il suo status di militare, per poi scomparire. Fra le armi prelevate, anche quattro lanciarazzi, il che fa pensare che Jurgen Conings stia pensando di abbattere degli edifici o dei mezzi militari pesanti. Fra gli obiettivi, tra l’altro, vi sarebbero anche l’ex moglie, l’avvocato che era stato coinvolto nella causa di divorzio con la consorte, e anche i suoi superiori nell’esercito che lo avevano degradato dopo le minaccie che Jurgen Conings aveva inviato a Van Ranst l’anno scorso, durante la prima ondata. Il militare è vicino agli ambienti di estrema destra, essendo ex membro del Vlaams Belang, ed è considerato un esperto cecchino con un bagaglio di esperienze di prim’ordine, essendo stato in Jugoslavia, Libano, Afghanistan, Kosovo e Iraq, fra i teatri di guerra storicamente più duri.
JURGEN CONINGS: “SONO PRONTO A MORIRE”
Anche per via della sua carriera militare Jurgen Conings è diventato ben presto un idolo per tutti gli attivisti anti-lockdown di Belgio e Olanda, e durante le ultime manifestazioni anti restrizioni, il suo nome è stato invocato quasi come fosse una sorta di Profeta “Jürgen sei un eroe” o “Siamo tutti Jürgen Conings”. Nella caccia all’uomo sono impegnati centinaia fra militari e poliziotti, e non è da escludere che lo stesso possa aver trovato appoggio e riparo da qualcuno, proprio per via della sua notorietà cresciuta a dismisura negli ultimi mesi. L’ultimo avvistamento è avvenuto una decina di giorni fa proprio all’esterno della casa del virologo Marc Van Ranst, prima di scappare nuovamente. Nella lettera scritta alla fidanzata prima del suo addio, Jurgen Conings ha fatto sapere di essersi “unito alla resistenza”, per poi aggiungere un inquietante: “Sono pronto a morire, non ho paura”.