La 29enne afroamericana Justine Lindsay è la prima cheerleader transgender della NFL, il campionato nazionale degli Stati Uniti di Football Americano. Come riportato da Dagospia citando il New York Post, ad assumerla sono stati i Carolina Panthers, e dopo aver ricevuto l’incarico presso i TopCats (il nome delle cheerleader del club di NFL), la ragazza si è detta orgogliosa di “aver aperto una porta” ai futuri atleti trans. “Questa è una grande cosa”, ha spiegato Justine Lindsay, per poi aggiungere “Non cerco riconoscimenti, ma penso che tutti dovrebbero vedere ciò che è avvenuto, perché è un modo per far luce su cosa sta succedendo nel mondo”.



La 29enne ha sempre tenuto segreta la sua identità di genere, ma a marzo, quando ha annunciato appunto di unirsi alla squadra dei Panthers, si è dichiarata pubblicamente trans via Instagram: “Vorrei ringraziare le bellissime e talentuose ballerine che mi hanno supportato lungo la strada… Questo è un momento che non dimenticherò mai e non vedo l’ora di mostrarvi tutto ciò che questa ragazza ha da offrire”, aveva scritto nel suo post. Justine era terrorizzata all’idea di fare coming out online, tenendo conto che aveva tenuta segreta la sua identità di genere anche alla migliore amica che considera una sorella.



JUSTINE LINDSAY PRIMA CHEERLEADER TRANS NFL: “ERO COS’ SPAVENTATA…”

“Ero così spaventata – ha spiegato al Post la cheerleader trans – ma poi ho pensato che qualsiasi reazione si fosse scatenata, non mi sarebbe importato. E poi il mio telefono ha iniziato a esplodere”. Nella sua domanda di ammissione ai Panthers, la 29enne aveva specificato di essere transgender, ma Chandalae Lanouette, direttore dei TopCats, ha svelato che ad incidere nella scelta sono state le sue abilità da cheerleader. “Il mio obiettivo – ha detto il dirigente a BuzzFeed – è creare una squadra di persone che siano il fuoco assoluto sul campo ma che negli spogliatoi siano buoni amici, brave persone”.



Il direttore della difesa e degli affari di governo Sam Ames, parlando sempre con BuzzFeez, ha spiegato: “Secondo una nostra indagine i giovani LGBTQ riferiscono che vedere persone LGBTQ tra le celebrità e gli atleti li fa sentire a proprio agio. Soprattutto in un posto come la National Football League che occupa una posizione così importante nella nostra cultura, la storia di una cheerleader transgender può ispirare molto di più della vittoria”.