Juventus, cosa succede dopo i 15 punti di penalizzazione

La sentenza della Corte Federale d’Appello ha inflitto 15 punti di penalizzazione alla Juventus, che passa ora da 37 punti in classifica a 22, scivolando alla decima posizione, insieme all’Empoli e al Bologna. Ora il club ha trenta giorni di tempo per presentare il ricorso al Collegio di garanzia del Coni, ma la motivazione della sentenza arriverà solamente tra dieci giorni. La società torinese, comunque, farà ricorso. In un comunicato ha promesso una battaglia legale evidenziando la “disparità di trattamento” tra la Juventus e gli altri club “tutti assolti”.



Il nuovo presidente Ferrero dovrà anche fronteggiare adesso anche gli altri rami d’indagine sportiva nati in seguito all’apertura dell’inchiesta della Procura di Torino. Attesa anche per la decisione sulla cosiddetta “manovra stipendi” con la Juventus che nel periodo del lockdown, in una nota ufficiale comunicò il taglio di quattro mensilità ai giocatori, salvo poi restituirne tre attraverso la stipula di carte private. Avrebbe così violato le norme federali in materia gestionale. Proprio a questo ramo dell’inchiesta appartiene la cosiddetta carta Ronaldo: il portoghese vanta un credito di circa 20 milioni di euro.



Le altre indagini aperte contro la Juventus

Secondo la Procura di Torino, la Juventus non avrebbe iscritto a bilancio i tre stipendi dei giocatori restituiti. Questo potrebbe dar vita anche a nuovi procedimenti davanti alla giustizia sportiva. Da non dimenticare poi l’indagine aperta dalla Uefa, per potenziali violazioni delle norme sulle licenze e sul fair play finanziario e per l’eventuale mancato rispetto del settlement agreement firmato la scorsa estate. Con la giustizia ordinaria, invece, l’appuntamento è per il prossimo 27 marzo.

Quel giorno si terrà infatti l’udienza preliminare per l’inchiesta Prisma nel quale verranno discusse le richieste di rinvio a giudizio per falso in bilancio per gli ex dirigenti della Juventus. La società aveva chiesto di spostare il procedimento da Torino a Milano, sede della Borsa. Il prossimo passo, dunque, sarà la presentazione del ricorso da parte del club del presidente Ferrero, mentre a seguire il club proverà a difendersi dalle accuse nelle altre indagini aperte.