E’ la squadra più forte del calcio italiano, la più amata e anche naturalmente la più odiata dai tifosi delle altre squadre: parliamo della Juventus, che anche in questa tormentata stagione 2019-2020 rimane la prima indiziata per lo scudetto (sempre che si torni a giocare). La Juventus è società che ha fatto e continua a fare la storia del calcio in Italia e in Europa: parlare della Vecchia Signora dunque anche in questo momento di stop alle competizioni è inevitabile e non guasta certo ora provare a fare qualche bilancio e classifica. A bocce ferme infatti i tifosi fanno valutazioni e confronti anche con la storia, cercando di individuare la migliore formazione bianconera di sempre o il simbolo più vero del club torinese. Abbiamo provato a farlo anche noi, con Antonello Cuccureddu: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.
Qual è stata la Juventus più forte di tutti i tempi? Diciamo che ogni epoca ha avuto la sua Juventus: squadre di grande livello tecnico, di grandi successi. Quella dei cinque scudetti degli anni ’30, quella degli anni ’70, quelle successive fino all’attuale degli otto scudetti consecutivi.
Qual è stata la Juve che ha espresso il miglior calcio? Vale lo stesso discorso con tutte le Juventus legate a ogni periodo calcistico.
E la Juve di Cuccureddu com’era? Era forte, piena di campioni. Io alla Juve ci sono arrivato molto giovane. Ho giocato con calciatori che erano i miei idoli, che vedevo nelle figurine. Abbiamo vinto la prima Coppa internazionale con la Juventus con l’Athletic Bilbao e abbiamo sfiorato la Coppa dei Campioni perdendola solo in finale. Il gruppo della Juve ha costituito la maggior parte dei giocatori della Nazionale ai Mondiali in Argentina e in Spagna. In Argentina eravamo in 9 della Juve, furono dei Mondiali molto belli…
E chi è giocatore della Juve più forte di tutti i tempi? Tanti per ogni epoca, da Del Sol a Haller, a Bettega, a Platini, a Cristiano Ronaldo, tanti veramente tanti fino a quelli della Juve attuale…
Chi è stato il simbolo della Juventus di tutti i tempi? Direi Boniperti, da giocatore a presidente. Giocatore di quella Juventus di grandi campioni con Sivori e Charles…
E Scirea? Scirea ha rappresentato sempre l’immagine e il calciatore che ha espresso fino in fondo il suo stile di giocare, una grande classe, unita a una grande semplicità anche fuori dal campo. Purtroppo ci è venuto mancare, Scirea è indimenticabile…
La vittoria più bella? Quella con l’Athletic Bilbao, proprio la prima in una coppa internazionale. Vincemmo quella Coppa Uefa, ma non fu facile, un successo sofferto come sono sempre le grandi vittorie!
Come vede la Juventus del futuro? La solita Juventus, che vuole sempre vincere e mantiene sempre la sua mentalità, non vuole mollare mai. Una Juve che si sta confermando anche in questi anni con i suoi otto scudetti, le sue due finali di Champions perse, ma la partita secca è sempre imprevedibile. Una Juve
che col passare del tempo, delle epoche calcistiche mantiene sempre la sua identità. La Juventus una squadra che ha fatto la storia del calcio…
(Franco Vittadini)