LA JUVENTUS IN VENDITA? IL QUADRO GENERALE

Per parlare della Juventus in vendita, come ha fatto Il Giornale in un lungo articolo appena pubblicato, potrebbe essere necessario partire dalle fondamenta della società: sarebbe un esercizio appunto complesso, perché bisognerebbe tornare su vicende che riguardano la famiglia Agnelli, lotte interne, gli anni in cui si ventilava l’ipotesi di un fallimento della Fiat (azienda cui la Juventus è inevitabilmente legata a filo doppio). Il quotidiano in edicola oggi lo ha fatto: ha “scomodato” il nome di Margherita de Pahlen (figlia dell’Avvocato Gianni Agnelli), ricordato la faida con John, Lapo e Ginevra, la cessione delle sue azioni Fiat e l’ipotesi di un complotto interno alla famiglia.



Una sorta di antefatto, per dire come la Juventus oggi sia una società che dalla famiglia Agnelli è sempre più slegata: da sempre il simbolo sportivo della famiglia, oggi sarebbe in vendita al prezzo di un miliardo e mezzo di euro. Nel 2011 Andrea Agnelli, unico membro della casata ancora “disponibile”, ne aveva assunto la guida: l’ha portata a nove scudetti consecutivi (difficile fare meglio), due finali di Champions League in tre anni e una nuova posizione di forza nel calcio europeo, risollevandola in breve tempo dalle ceneri di Calciopoli (sulla cui vicenda, anche interna al club, si potrebbe spendere più di qualche parola). Il problema è che la gestione Agnelli ha anche creato debiti, tantissimi CdA per risolvere determinate situazioni, aumenti di capitale, i fondi stanziati dalla Exor che è la società olandese cui la Juventus fa capo.



LA SMENTITA DI EXOR

Dall’acquisto di Cristiano Ronaldo, estate 2018, ai processi per le plusvalenze e il caso stipendi in un tourbillon certamente collegato, perché per supportare l’ingente manovra CR7 la Juventus ha dovuto alzare il monte ingaggi, affidarsi a giocatori esperti ma di un certo valore di calciomercato e poi difficilmente rivendibili in un futuro che fosse prossimo o più lontano: da qui sono arrivate la penalizzazione in campionato e l’esclusione dalle coppe europee, prima ancora le dimissioni di Agnelli e tutto il Consiglio d’Amministrazione. Oggi, si parla di una Juventus in vendita: a chi? Difficile da dire, difficile da scoprire a bocce ferme.



Anche perché, che sia un rituale dovuto o meno, Exor ha già provveduto a smentire: “Ipotesi destituite di ogni fondamento”, si legge nella nota emessa a seguito dell’articolo de Il Giornale. Insomma, la Juventus è in vendita o meno? Aspettando di scoprire quale sia la verità, il titolo della società in Borsa è tornato ai valori consueti dopo un’apertura in netto rialzo. Ora, qualcuno sostiene che sia arrivato il momento che la Juventus passi di mano e sia venduta; altri la pensano in maniera diversa, il tempo ci dirà quello che succederà ma, per quello che pare oggi, la società bianconera non sarebbe più al centro dei pensieri di una dinastia che l’ha resa grande.