Sorpresa nel campionato di calcio di Serie A dopo che il Coni, con il Collegio di Garanzia, ha accolto l’appello del Napoli dopo la sentenza del Giudice Sportivo, che aveva decretato la vittoria a tavolino, tre a zero, con annesso punto di penalizzazione, decisione poi confermata dal Tribunale Sportivo d’Appello, in merito alla sfida fra Juventus e Napoli dello scorso 4 ottobre, a cui gli azzurri non avevano preso parte per covid.



A questo punto la partita fra Juventus e Napoli va rigiocata, con i bianconeri che perdono così 3 punti, scendendo a quota 24, mentre gli azzurri ne guadagnano uno, portandosi a pari proprio della Vecchia Signora, 24. Resta ora da trovare uno slot libero in cui poter disputare l’incontro, e sembra probabile l’idea del 13 gennaio, rinviando eventuali partite di Coppa Italia delle due sfidanti, e ad una settimana dalla Supercoppa che vedranno di fronte proprio piemontesi e campani.



JUVENTUS-NAPOLI SI RIGIOCA: “I CAMPANI NON AVEVANO NESSUN MOTIVO PER NON ANDARE A TORINO”

Come ricorda La Gazzetta dello Sport, che tirasse un vento diverso rispetto alle due precedenti decisioni lo si era già capito con la decisione della Federcalcio di non costituirsi nel procedimento per difendere la propria sentenza, quella della giustizia sportiva. l’avvocato Alessandra Flamminii Minuto, uno dei procuratori nazionali dello Sport, aveva poi espresso un eloquente “il passo più lungo della gamba”, riferendosi alla Corte Sportiva d’Appello. “Non era una scelta, ma un obbligo – ha poi aggiunto – Il Napoli non aveva una neanche una ragione su un milione per sottrarsi alla sfida”. Prima della sentenza era intervenuto anche il presidente De Laurentiis, che aveva spiegato: “Sono risultato positivo al virus il 9 settembre, ho passato 40 giorni a letto, conosco la gravità della pandemia. Se fossimo partiti cosa avrebbero detto gli altri napoletani nel momento in cui la Campania era una delle ragioni più contagiate?”.

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