JUVENTUS, NON SOLO PLUSVALENZE: ECCO LA SECONDA INCHIESTA SULLE MANOVRE STIPENDI

Non c’è pace in casa Juventus. Sul campo la formazione di Max Allegri è reduce dalla sconfitta casalinga contro il Napoli mentre fuori dal rettangolo verde sono le vicende giudiziarie a tenere banco. Plusvalenze, manovre stipendi, partnership sospette con altri club e rapporti con gli agenti: i problemi extra campo del club bianconero assomigliano a un cubo di Rubik. Dopo la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni sul versante plusvalenze che ha annullato i 15 punti di penalizzazione rimandando la decisione ultima a nuovo processo, si entra nel vivo sull’altro fronte: entro domani la Juventus dovrà depositare le memorie difensive per la seconda inchiesta, quella relativa alle due manovre stipendi in epoca Covid.



Il procuratore federale avrà venti giorni per decidere se archiviare o deferire, poi il tribunale federale fisserà l’udienza per il primo grado. Nel frattempo la Juventus dovrà articolare la sua linea difensiva. “La Società ritiene di aver applicato correttamente i rilevanti principi contabili internazionali, nonché di aver operato nel pieno rispetto del principio di lealtà sportiva”, scrisse il club nella nota ufficiale pubblicata il giorno stesso della notifica della chiusura indagini. E da qui ripartirà il pool di legali bianconeri.



Il secondo filone di indagini della Procura Figc è articolato in tre filoni: le due manovre stipendi (stagioni 2019-20 e 2020-21), i rapporti con gli agenti e le partnership con altri club. L’accusa contesta alla Juventus di non aver depositato le scritture integrative per la riduzione di alcune mensilità in epoca Covid e altri documenti relativi alla compravendita di alcuni calciatori e infine di aver conferito mandati fittizi ad alcuni agenti. Il capo di imputazione è la violazione dell’articolo 4 che prevede l’obbligo di lealtà e correttezza sportiva.

JUVENTUS, ALTRI GUAI GIUDIZIARI: RISCHIO PENALIZZAZIONI IN ITALIA E IN EUROPA

Non c’è pace in casa Juventus perché quello che deciderà la giustizia sportiva potrà avere effetto non solo sul nostro campionato ma anche sul futuro europeo visto che la Uefa aspetta la fine del processo italiano per capire se l’accordo per il Fair Play fino al 2025 è da considerarsi ancora valido o meno alla luce di eventuali irregolarità finanziarie.



Nel secondo caso la Juventus rischia l’esclusione dalle coppe per la stagione sportiva 2024-2025. La Juventus difficilmente cambierà linea, continuando a ribadire anche in Europa la correttezza del suo operato e puntando sulla solidità economica del club, che in pochi anni ha fatto aumenti di capitale per 700 milioni di euro, ma nel frattempo potrebbe essere utile aprire un nuovo canale di comunicazione con Nyon.