Nuovi rilievi da parte della Consob sui bilanci della Juventus. Il Sole 24 Ore riporta stamane la notizia sottolineando come i debiti finanziari netti al 30 settembre siano saliti a quasi 400 milioni di euro, precisamente 397,1 +69,6 rispetto ai numeri del 30 giugno; il patrimonio netto è invece negativo per 31,1 milioni di euro a seguito delle perdite del terzo trimestre dell’anno che sono state pari al 75,1 milioni di euro.
Il quotidiano finanziario spiega che le nuove contestazioni inviate alla Juventus dall’Autorità di controllo riguardano il progetto di bilancio al 30 giugno 2023, inoltre, in data 25 ottobre, la stessa Consob ha deliberato un provvedimento di «accertamento della non conformità del bilancio d’esercizio al 30 giugno 2022 e del bilancio consolidato semestrale al 31 dicembre 2022», per violazioni dei principi contabili internazionali. Il Sole 24 Ore parla di “coda dei rilievi già sollevati”, inerente in particolare le plusvalenze effettuate durante le operazioni di calciomercato, e per cui gli ex vertici dei bianconeri sono stati indagati dalla Procura della Repubblica di Torino.
JUVENTUS, NUOVI RILIEVI CONSOB SUI BILANCI: TROPPI 5,5 MILIONI DI EURO PER DRAGUSIN?
La Vecchia Signora, dal suo canto, mantiene ferma la propria posizione, e all’ordine del giorno in vista dell’assemblea degli azionisti convocata per il 23 novembre, vi è l’approvazione del bilancio a giugno 2023 chiuso con una perdita di 123,7 milioni di euro, sesto bilancio consecutivo in rosso. Il punto focale riguarda però la ricapitalizzazione per 200 milioni di euro di cui Exor ha già anticipato 80 milioni di euro. La Consob, infine, contesta la cessione di calciatori col Genoa riguardante Dragusin e Cambiaso.
La Juventus, a luglio 2022, ha ceduto il primo al Grifone per 5,5 milioni di euro facendo quindi una plusvalenza di 3,7 milioni di euro inserita poi a bilancio a giugno 2023 ma secondo la Consob «la Juventus non avrebbe potuto rilevare quella plusvalenza e avrebbe pertanto dovuto registrare i diritti alle prestazioni sportive di Cambiaso a un valore di carico inferiore di 3,7 milioni». L’Autorità sospetta quindi che Dragusin sia stato sopravvalutato per realizzare appunto una plusvalenza. Il club replica comunque «di aver costantemente operato nel rispetto delle leggi».