Quella di oggi sarà una giornata cruciale per il futuro della Juventus in campo europeo. Come ricorda stamane il quotidiano La Stampa, si terrà la riunione del Comitato Esecutivo dell’Uefa, la Federazione calcistica europea, in quel di Nyon, e fra i vari argomenti trattati anche il caso delle plusvalenze bianconere costato di recente alla stessa società bianconera 15 punti di penalizzazione. Come sottolineato dal giornale torinese: “se dovesse emergere prova di antisportività o violazione del fair play finanziario, potranno scattare le sanzioni del massimo organo calcistico europeo verso il club bianconero. Qualsiasi provvedimento però, può essere preso solo dopo che l’iter giudiziario sarà completo”.



Non sono quindi da escludere pesanti ripercussioni nei confronti della Juventus anche se, come si legge, il verdetto non sarà emesso in tempi brevi. L’eventuale esclusione della Vecchia Signora dalle coppe europee dovrebbe scattare solamente in vista della prossima stagione, o comunque in vista della prossima qualificazione della Juventus ai tre tornei organizzati dalla Uefa, leggasi Champions League, Europa League e Conference League, qualificazione che non è da escludere potrebbe giungere già al termine del campionato venturo, cosa comunque non semplice.



JUVENTUS, OGGI RIUNIONE UEFA: ECCO COSA POTREBBE SUCCEDERE IN VISTA DELLA PROSSIMA STAGIONE

La Juventus è attualmente a dodici punti dall’Atalanta, che si trova al sesto posto e ultima posizione necessaria per giocare le coppe. La Vecchia Signora potrebbe comunque vincere la Coppa Italia o l’Europa League, trofei che mettono in palio un posto nelle competizioni europee per club, di conseguenza, in caso di piazzamento futuro, potrebbe arrivare la tagliola dell’Uefa.

La squadra bianconera ha preso le distanze dalla vecchia dirigenza, sostituendola in toto, a cominciare dal presidente Agnelli, dopo il passo indietro del gruppo, ma nonostante ciò la Uefa potrebbe comunque giudicare il responso del processo plusvalenze: se la penalizzazione e la condanna venissero confermate, a quel punto sarà difficile che l’organo europeo non intervenga.