La procura federale ha aperto un nuovo filone riguardante le indagini sulle presunte plusvalenze illecite da parte della Juventus. Si tratta della terza inchiesta, come ricorda il Corriere della Sera, a cui viene sottoposto il club bianconero dopo quella sui bilanci della Procura della Repubblica torinese e quella Uefa sul fair play finanziario, con il rischio quindi di affrontare tre processi differenti nei prossimi mesi. Il quotidiano di via Solferino, commentando le ultime notizie, scrive che “si è aggiunta oggi la richiesta di riaprire il processo plusvalenze concluso in appello con un nulla di fatto e l’apertura di un ulteriore fascicolo, su nuovi fatti rilevanti, ovvero plusvalenze con altri club rispetto a quelli del processo sportivo già chiuso, emersi dai nuovi atti acquisiti dai pm di Torino”.
In poche parole l’inchiesta si sta allargando e riguarderebbe le operazioni che la Juventus ha portato a termine negli scorsi anni con varie società di Serie A. Una nuova indagine che, aggiunge ancora il Corriere della Sera, ha trovato nuova linfa vitale negli atti giunti da Torino esaminati dalla procura Figc e che hanno portato alla notifica alle parti interessate della richiesta di revocazione per la sentenza definitiva della giustizia sportiva, oltre che all’apertura di una nuova inchiesta. Oltre alla Juventus risultano coinvolti Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara.
JUVENTUS, PLUSVALENZE: APERTA NUOVA INCHIESTA: LA REPLICA DEI BIANCONERI
«La società — si legge in un comunicato della Juventus subito dopo la ricezione della comunicazione da parte della Procura federale — potrà articolare le proprie difese nei termini previsti dal codice, confidando di poter ulteriormente dimostrare la correttezza del proprio operato, l’assenza di elementi nuovi sopravvenuti rilevanti per il giudizio rispetto alla decisione della Corte federale d’Appello e la carenza dei presupposti dell’impugnazione proposta».
Il ricorso riguarda anche 52 dirigenti delle società di cui sopra, e porterà alla richiesta di condanna alle sanzioni nel corso dell’udienza di discussione del ricorso di fronte alla Corte Federale di Appello. Inoltre la Procura ha deciso di avviare nell’ambito di un nuovo provvedimento un’attività di indagine di propria competenza «per ulteriori condotte disciplinarmente rilevanti». La Juventus e gli altri club coinvolti rischiano dalla semplice ammenda fino alla retrocessione se non addirittura l’esclusione dal campionato nei caso in cui venga accertato che l’eventuale falsificazione dei documenti contabili sia stata propedeutica all’iscrizione al campionato.