La Juventus, come stabilito dal Tar del Lazio, ha ricevuto la “carta segreta” della Covisoc che potrebbe essere determinante per dare una svolta all’inchiesta plusvalenze ed anche per cancellare la penalizzazione di quindici punti inflitta alla squadra di Massimiliano Allegri. Il club bianconero, in base a quanto riportato da Libero, punta attraverso il documento a dimostrare che c’è stata una violazione dei tempi procedurali e che è stato violato il diritto alla giusta difesa.



Il cavillo consiste nel fatto che l’atto farebbe anticipare la data in cui il procuratore federale Giuseppe Chiné ha saputo delle presunte irregolarità compiute dalla società. Il processo sportivo potrebbe dunque decadere per decorrenza dei termini. I legali della società sono convinti che “quel documento potrebbe portare all’inammissibilità del processo davanti alla Corte d’appello federale”. La questione, però, sarebbe del tutto ininfluente dal punto di vista dell’altro filone d’inchiesta, ovvero quello sulle manovre degli stipendi, che ha a sua volta come prove delle altre carte segrete.



Juventus, ricevuta carta segreta Covisoc: cosa succede al -15

La “carta segreta” della Covisoc ricevuta nelle scorse ore dalla Juventus consiste in un documento di 6 pagine, il cui contenuto è controverso. Fino a pochi giorni fa il procuratore federale Giuseppe Chiné lo aveva mantenuto riservato, ma adesso sono emerse alcune indiscrezioni.

“È evidente che l’esercizio dell’azione disciplinare in questa materia (plusvalenze, ndr), in una logica metodologica di continuità rispetto alle valutazioni già svolte nelle precedenti fattispecie disciplinarmente rilevanti esaminate, potrà essere utilmente perseguito. Ma ove emergano elementi sufficienti a corroborare la necessità di indagare su casi che fanno ragionevolmente ritenere la sussistenza di operazioni di scambio di calciatori fra due o più società professionistiche, in termini di sistematicità delle medesime operazioni di mercato, non già una episodica operazione, finalizzate a sopravvalutare i dati di bilancio delle medesime società mediante, appunto, il sistema delle plusvalenze”, questo quanto si legge. In sostanza, la possibilità che la veridicità dei bilanci sia stata alterata non è così scontata.