JUVENTUS SI QUALIFICA AI QUARTI SE… BIANCONERI ELIMINATI

La Juventus si qualifica ai quarti di Champions League? I bianconeri non ce l’hanno fatta: i tempi supplementari hanno regalato mille emozioni, dopo il gol su punizione di Sergio Oliveira che aveva beffato la barriera bianconera e in particolare Cristiano Ronaldo, era arrivata l’immediata reazione. Un colpo di testa di Rabiot ha permesso alla Juventus di cercare fino alla fine il gol qualificazione, ma gli ultimi palloni gettati disperatamente nell’area dei lusitani non hanno prodotto frutti. E si è chiuso su un 3-2 che ha qualificato il Porto ai quarti di finale, per la squadra di Andrea Pirlo tanto rammarico considerando che gli avversari hanno giocato in inferiorità numerica dall’inizio del secondo tempo. (agg. di Fabio Belli)



JUVENTUS SI QUALIFICA AI QUARTI SE… SERVE ANCORA UN GOL!

La Juventus si qualifica ai quarti di Champions League? All’Allianz Stadium durante i supplementari accade di tutto: la Juventus in superiorità numerica preme ma il Porto chiude tutti gli spazi e a 5′ dalla fine del secondo tempo supplementare Sergio Oliveira su punizione trova la barriera aperta e Szczesny riesce solo a toccare. Sul 2-2 sembra finita ma al 116′ Rabiot, sugli sviluppi di un calcio d’angolo immediatamente conquistato dalla Juventus, trova il 3-2 che riapre ancora una speranza. Col 4-2 la Juventus sarebbe qualificata, serve ancora un gol ai bianconeri per trovare una clamorosa qualificazione ai quarti di finale di Champions League. (agg. di Fabio Belli)



JUVENTUS SI QUALIFICA AI QUARTI SE… SI VA AI SUPPLEMENTARI!

La Juventus si qualifica ai quarti di Champions League? All’Allianz Stadium si va ai supplementari: la doppietta di Federico Chiesa ha ribaltato il rigore di Sérgio Oliveira che sembrava condannare i bianconeri, la Juventus ha dominato dopo l’espulsione di Mehdi Taremi ma non ha segnato il terzo gol che avrebbe chiuso i conti. Nel finale due colossali occasioni per la squadra di Andrea Pirlo: Morata controlla e con l’esterno destro batte Marchesin accarezzando il palo alla sua sinistra, ma l’assistente alza la bandierina e arriva la conferma del Var, che sancisce il fuorigioco dello spagnolo con la spalla (parte del corpo utile per fare gol) e per questione forse di nemmeno un centimetro. Poco dopo Cuadrado, devastante questa sera, riceve palla a destra: si accentra e con il sinistro cerca la precisione, Marchesin non ci può mai arrivare ma il pallone impatta sulla traversa e torna in campo. Sfortuna anche per la Juventus, che però si è messa in questa situazione da sola con gli errori commessi all’andata e all’inizio di questa partita: iniziano adesso 30 minuti nei quali i bianconeri dovranno cercare il terzo gol per qualificarsi ai quarti di Champions League, stando attenti a non subirne un altro… (agg. di Claudio Franceschini)



CHIESA TIMBRA IL 2-1!

Due gol in 13 minuti, e adesso la Juventus si prende quantomeno i tempi supplementari: Federico Chiesa diventa l’eroe della serata, se sarà positiva nel finale, e i bianconeri sono in piena linea per qualificarsi ai quarti di Champions League. Un colpo di testa a impattare un pallone spiovuto sul palo lontano, con traiettoria a beffare Marchesin sotto la traversa: poco prima Chiesa aveva già saltato il portiere del Porto ma, con la porta spalancata, era stato rimontato dal miracoloso recupero di Pepe che gli aveva messo palla in calcio d’angolo. Va detto che da quando è iniziato il secondo tempo la Juventus ha del tutto cambiato passo, e adesso sta davvero di andare a prendersi la qualificazione ai quarti di Champions League: dovrà però stare attenta a non incassare una seconda rete dal Porto altrimenti dovrà farne altri due per ottenere il passaggio del turno, intanto vedremo se i 90 minuti saranno sufficienti per risolvere la questione… (agg. di Claudio Franceschini)

PAREGGIA CHIESA, 1-1!

Ancora Federico Chiesa, sempre Federico Chiesa: Juventus Porto è 1-1 al 49’ minuto, dopo un rapido consulto con il Var che certifica la posizione regolare di Cristiano Ronaldo. Il portoghese riceve in area da Arthur, stoppa e invece di girarsi e tirare serve all’indietro per Chiesa, che con il piatto destro la mette all’incrocio lontano dove Marchesin non può mai arrivare. Siamo dunque in parità, ma il Porto resta sempre avanti di un gol: la differenza rispetto alla fine del primo tempo però è sostanziale, perché adesso alla Juventus serve una sola rete per timbrare se non altro i tempi supplementari e puntare dunque sul prolungamento di una partita che adesso potrebbe essere gestita con l’entusiasmo e la spinta dei momenti migliori, mentre il Porto potrebbe anche inconsapevolmente abbassare troppo il baricentro… c’è speranza per la qualificazione ai quarti di Champions League, ma adesso è arrivato il momento di fare sul serio. In più il Porto rimane in 10 al 54’: espulso Mehdi Taremi, abbiamo adesso circa 35 minuti più il recupero con la Juventus in superiorità numerica… (agg. di Claudio Franceschini)

INTERVALLO, ANCORA 0-1

La Juventus chiude il primo tempo in svantaggio contro il Porto, ed è lontana dalla qualificazione ai quarti di Champions League. I bianconeri ci hanno provato: dopo aver subito il gol di Sérgio Oliveira, su calcio di rigore, hanno sbandato rischiando di incassare un’altra rete (e ancora sullo 0-0 Bonucci e la traversa avevano graziato Szczesny) ma poi Marchesin è salito in cattedra con almeno due interventi decisivi, e qualche difetto di mira è costato al momento caro alla squadra di Andrea Pirlo. Servono ancora due gol per prendersi quelli che sarebbero soltanto tempi supplementari; il Porto ha “pareggiato” il gol che la Juventus aveva segnato al Do Dragao in termini di gol in trasferta, adesso sono i bianconeri che devono impattare rispetto alla squadra portoghese. Due gol per i supplementari, tre per qualificarsi subito ai quarti di Champions League: il problema è che sono già passati 45 minuti e ne mancano altri 45, a metà partita la Juventus non ha realizzato nemmeno la marcatura della speranza e, così, rischia di venire eliminata per il secondo anno consecutivo agli ottavi… staremo a vedere quello che succederà. (agg. di Claudio Franceschini)

PORTO AVANTI SU RIGORE

Al 19’ minuto la Juventus vede la qualificazione ai quarti di Champions League sempre più lontana: sinistramente, la situazione è simile a quella dello scorso agosto perché è con un rigore che il Porto va in vantaggio a Torino. Mehdi Taremi, che aveva sbloccato il risultato all’andata, è furbo nel mettere la gamba davanti a Demiral che nel rinviare lo prende sulla gamba: per l’arbitro è rigore, sul dischetto si porta Sérgio Oliveira che trasforma. Rigore identico a quello che Dries Mertens aveva portato a casa da McKennie in Supercoppa, con la differenza che Lorenzo Insigne lo aveva calciato fuori; questa volta invece il gol arriva, Szczesny è battuto e la Juventus è sotto di un gol. E non solo: il risultato complessivo dice 3-1 in favore del Porto, che ha anche segnato un fondamentale gol in trasferta. Per centrare la qualificazione agli ottavi di Champions League, la Juventus adesso ha bisogno di segnare tre gol: con due andrebbe ai tempi supplementari e potrebbe poi farcela ai rigori, ma la strada è sempre più in salita… (agg. di Claudio Franceschini)

BISOGNA BATTERE IL PORTO E…

Ci siamo, pronti a vivere Juventus Porto e scoprire se i bianconeri si qualificheranno ai quarti di Champions League. Nelle ultime 9 edizioni, cioè da quando la Vecchia Signora ha ritrovato la principale competizione europea dopo la Serie B, sarebbe la quinta volta: niente male davvero, ma noi vogliamo qui citare un altro dato e cioè quello relativo ai gol nella fase ad eliminazione. Non sarà sfuggito il fatto che Federico Chiesa abbia spezzato il dominio di Cristiano Ronaldo: dal 2018, data di arrivo del portoghese alla Juventus, i bianconeri avevano giocato – prima del Do Dragao – sei partite tra ottavi e quarti, segnando un totale di 7 reti (3 all’Atletico Madrid, 2 all’Ajax, 2 al Lione). Ebbene: tutti questi gol hanno portato la firma di un unico giocatore, vale a dire Cristiano Ronaldo: nel primo anno CR7 stava trascinando da solo la Juventus in semifinale ma si è dovuto arrendere all’Ajax, la scorsa stagione è stato l’unico a capirci qualcosa contro il Lione nella sorprendente eliminazione bianconera, ma tre settimane fa finalmente Chiesa è riuscito a dare una scossa agli “altri”, facendo capire che anche loro questa sera potranno risultare decisivi nel tentativo di rimonta contro il Porto. Non resta che stare a vedere quello che ci dirà il campo: tra poco si gioca, mettiamoci comodi e speriamo che la Juventus timbri un’altra impresa in Champions League… (agg. di Claudio Franceschini)

GLI EPISODI NEGATIVI

La Juventus si qualificherà ai quarti di Champions League, eliminando il Porto? In due occasioni recenti la rimonta agli ottavi non è riuscita: lo scorso agosto, quasi sei mesi dopo la partita di andata persa a Lione (0-1), i bianconeri furono eliminati nel silenzio dell’Allianz Stadium. Decisivo il rigore di Memphis Depay in apertura, inutile la doppietta del solito Cristiano Ronaldo: quel ko peraltro fu determinante nel far prendere alla società la decisione di esonerare Maurizio Sarri, promuovendo ad allenatore quell’Andrea Pirlo che nemmeno 10 giorni prima aveva firmato come tecnico dell’Under 23. Poi, bisogna tornare al 2016: il grande ex Fernando Llorente aveva spinto la Juventus al secondo posto nel girone (gol nella vittoria del Siviglia) e ad un incrocio terribile con il Bayern Monaco di Pep Guardiola. A Torino, primo tempo pessimo e 0-2: poi rimonta firmata Paulo Dybala e Stefano Sturaro. Risultato del tutto negativo, ma all’Allianz Arena Paul Pogba e Juan Cuadrado allungarono subito, e ad Alvaro Morata venne annullato un gol regolare (eravamo in epoca pre-Var); Robert Lewandowski segnò il gol della speranza tedesca, Thomas Muller timbrò i supplementari letteralmente all’ultimo secondo, sfruttando un pallone che Evra avrebbe solo dovuto spazzare per il triplice fischio, e nell’extra time la Juventus crollò incassando due reti. (agg. di Claudio Franceschini)

I PRECEDENTI POSITIVI

La Juventus che va a caccia della qualificazione ai quarti di Champions League deve rimontare… di nuovo. Ormai sembra essere una pratica comune, perché solo parlando degli ottavi di finale della competizione è successo quattro volte nelle ultime cinque edizioni. Unica eccezione, il 2017 proprio contro il Porto: all’andata la Vecchia Signora, che avrebbe giocato la seconda finale in tre anni, vinse 2-0 al Do Dragao mettendo in discesa una pratica risolta dal rigore di Paulo Dybala all’Allianz Stadium. I precedenti positivi in questo senso sono due, e tutti andati in scena sul filo del rasoio: si ricorda quello storico con l’Atletico Madrid (2019) anche perché si partiva dallo 0-2 incassato al Wanda Metropolitano. Sembrava un’impresa impossibile, ma quella serata arrivò il Cristiano Ronaldo versione Champions League: due gol di testa e un rigore per eliminare i Colchoneros, dominati a Torino. Anche l’anno prima però c’era stata la rimonta: 2-2 interno contro il Tottenham con rigore sbagliato da Higuain, al ritorno il gol degli Spurs sembrava aver chiuso i conti ma poi lo stesso Gonzalo Higuain e Dybala, in 5 minuti, girarono tutto a favore di una Juventus che la remuntada l’avrebbe sfiorata anche nei quarti contro il Real Madrid… (agg. di Claudio Franceschini)

SERVE UNA VITTORIA E NON SOLO

La Juventus si qualifica ai quarti di Champions League vincendo: il primo dato da citare, aspettando che Juventus Porto prenda il via alle ore 21:00 di martedì 9 marzo, è questo e non ci si può scappare. Ancora una volta i bianconeri sono chiamati alla rimonta, meno complessa di altre volte ma pur sempre una rimonta: tre settimane fa la squadra di Andrea Pirlo è stata completamente sorpresa dai Dragoni, ha pagato a caro prezzo una doppia distrazione all’inizio dei tempi e ha perso 2-1. Inevitabilmente, il pareggio questa sera non servirebbe: bisogna invece vincere, e allora la Juventus può al momento benedire il gol che Federico Chiesa ha segnato nel finale, perché si tratta di una rete realizzata in trasferta che adesso autorizza a sperare.

Il quadro della qualificazione, per come stanno le cose prima che si giochi il match di ritorno, è abbastanza chiaro: siccome il Porto ha vinto con una rete di margine ma ha appunto incassato in casa, la Juventus ha bisogno di un 1-0: pareggerebbe la differenza reti sui 180 minuti, ma si qualificherebbe per la regola UEFA che assegna valore doppio alle marcature esterne. Il 2-1 porterebbe ai tempi supplementari e di lì ai rigori, mentre un 3-2 (o 4-3 e così via) in favore dei bianconeri, per quanto appena detto, manderebbe il Porto ai quarti di Champions League.

IMPRESA POSSIBILE PER LA JUVENTUS

Dunque la Juventus può ampiamente qualificarsi ai quarti di Champions League, ma ancora una volta si trova in una situazione scomoda nella quale deve recuperare. Non una novità, ma possiamo dire se non altro che in questa stagione è meno sorprendente che in passato: infatti la squadra di Andrea Pirlo ha faticato parecchio a trovare il ritmo giusto, anche in campionato ha penato come dimostra il fatto, anche se con una partita da recuperare, accusi un ritardo di 10 punti dall’Inter e sia davvero vicina ad abdicare dal trono di campione d’Italia dopo 9 scudetti consecutivi, dovendo ancora chiudere i conti per la qualificazione alla prossima Champions League. In questo torneo paradossalmente la Juventus ha mostrato le cose migliori, anche se va pure detto che il girone non era complicato: anche così comunque qualche svarione di troppo c’è stato, e una prima rimonta è già servita (e riuscita) al Camp Nou per strappare il primo posto al Barcellona, detto che la qualificazione era stata ottenuta con due giornate di anticipo. Servirà adesso un’altra impresa, come la Vecchia Signora ci ha abituati in epoca recente: che poi Pirlo e i suoi ragazzi riescano a realizzarla è tutto da dimostrare…