Kabir Bedi regala al pubblico del Grande Fratello Vip un pagina molto toccante e delicata della sua vita che riguarda la morte del figlio Siddharth, suicida dopo una lunga lotta contro la schizofrenia. È dopo le parole che ricordano quei terribili momenti ma con grande dignità che Signorini chiede all’attore di raccontare un altro momento molto importante ed estremamente spirituale: ciò che gli è accaduto a Gerusalemme. Kabir racconta di un soggiorno nella citta sacra per lavoro, “Stavamo girando un film”, e di come alloggiasse in uno degli hotel più noti della città. Un giorno sognò un cielo fiammeggiante, dai colori rossi e violacei, poi, risvegliandosi, notò sopra la sua testa due figure “luminose e trasparenti che volteggiavano. Queste figure si sono poi rivolte verso la finestra fino a superare le tende e scomparire.”
A questo punto, Kabir ha raggiunto la finestra e, spalancandola, ha visto qualcosa che non si aspettava: “C’era Gerusalemme com’era 2 mila anni fa, senza traccia di modernità, come al tempo di Gesù Cristo”. E ha così concluso: “Ho sentito come una grande forza, Gerusalemme dentro di me. C’è una forza spirituale stupenda in questa città. Ci aspetta una vita dopo dove i nostri spiriti possono andare.”