L’Isis ha rivendicato l’attacco suicida di lunedì 2 settembre, avvenuto a Kabul nella periferia Qala-e-Bakhtiar a sud della città, dichiarando che l’attentato era diretto alla procura dei Talebani e compiuto per “Vendicare i detenuti musulmani nelle prigioni” . Come riportato dall’agenzia di stampa Reuters, il gruppo ha confermato la notizia pubblicando un comunicato su Telegram non solo per ribadire la responsabilità in merito, ma affermando anche che secondo le loro stime le vittime sarebbero più di 45. La polizia afghana, che aveva avviato ieri le indagini, aveva ricostruito i fatti specificando che nel pomeriggio, un uomo si era fatto esplodere tra la folla provocando 6 morti e 13 feriti tra cui una donna.
Secondo il post firmato dai terroristi, l’attentatore ha appositamente atteso che i dipendenti pubblici della procura finissero il loro turno di lavoro per poi procedere a far esplodere l’ordigno. Khalid Zadran, il capo e portavoce delle forze dell’ordine nella giornata dell’attentato aveva specificato che nessun gruppo armato ne aveva ancora rivendicato la responsabilità, tuttavia aveva anche ricordato che l’ipotesi di un atto compiuto dall’Isis poteva essere molto probabile, visti i precedenti.
Attentato suicida Kabul, Isis rivendica: “Atto di vendetta per i musulmani detenuti dalla procura dei Talebani”
Isis rivendica in un comunicato su Telegram la responsabilità per l’attacco suicida nel quale hanno perso la vita 6 persone e altre 13 sono rimaste gravemente ferite, compiuto da un uomo che si è fatto esplodere tra la folla nel pomeriggio di lunedì 2 settembre come “Atto di vendetta per i musulmani detenuti nelle prigioni della procura talebana“.
Le azioni dell’Isis a causa di divergenze ideologiche, sono sempre più frequenti in Afghanistan, soprattutto dopo la ripresa del potere da parte dei Talebani, come sottolinea il quotidiano Al Jazeera, sebbene con il nuovo regime gli episodi di violenza sembravano essere diminuiti, gli affiliati del Khorasan stanno continuando a compiere attentati soprattutto contro i funzionari talebani ma anche contro civili. Gli attacchi avvengono con armi ed esplosivi, recentemente prendendo di mira anche obiettivi come scuole e ospedali. Nel 2022 ISIS-K aveva attaccato l’ambasciata russa e quella del Pakistan sempre a Kabul ferendo un agente di sicurezza e uccidendo due membri dello staff.