La Polonia è disposta ad ospitare armi nucleari americane. A sancire l’apertura è Jaroslaw Kaczynski, vicepremier polacco reduce dalla missione a Kiev. La sua convinzione è che in questo modo possa rafforzarsi in maniera significativa la deterrenza nei confronti di Mosca. “Se gli americani ci chiedessero di stanziare in Polonia armi nucleari Usa saremmo aperti all’ipotesi. Al momento la questione non si pone, ma le cose potrebbero presto cambiare. L’iniziativa dovrebbe partire dagli americani. Ma in linea di principio ha senso ampliare la condivisione nucleare al fianco orientale”, le sue parole riportate da Repubblica nella traduzione dell’intervista realizzata dal quotidiano tedesco Die Welt. Ciò configurerebbe una chiara violazione dell’Atto fondatore Nato Russia del 1997, ma su questo è tranchant: “Il Patto Nato-Russia è lettera morta. Già nel 2008 in Georgia la Russia ha iniziato a violarlo e non ha mai smesso da allora”. Di sicuro, la Nato dovrebbe fare di più per Kaczynski. “In primo luogo condurre una missione di pace. Naturalmente solo con l’approvazione dell’Ucraina. In secondo luogo i paesi Nato dovrebbero infine fornire le armi che il presidente Zelensky richiede con forza”.



Il vicepremier della Polonia si è detto poi deluso dal comportamento della Germania, che potrebbe fornire più armi e dichiararsi favorevole ad un embargo petrolifero (apertura che è arrivata però nelle ultime ore, ndr). “Non bisogna continuare a sostenere una grande potenza come la Russia acquistando energia per importi miliardari. È inammissibile sotto il profilo politico e morale. Questa storia deve finire e la Germania dovrebbe infine prendere una posizione chiara a riguardo“. Dunque, sarebbe favorevole all’embargo. Al cancelliere tedesco Scholz, quindi, Jaroslaw Kaczynski ricorda che “la libertà non si ottiene a poco prezzo. Qui si tratta anche di proteggere il mondo democratico da Putin”.



“GERMANIA HA VOLUTAMENTE IGNORATO AZIONI RUSSIA”

L’accusa mossa dalla Polonia alla Germania è tutt’altro che velata. Il vicepremier evidenzia che il governo tedesco “ha volutamente ignorato le azioni della Russia sotto la guida di Putin”. Nell’intervista del Die Welt tradotta da Repubblica Jaroslaw Kaczynski parla senza mezzi termini dell’insoddisfazione della Polonia per il ruolo della Germania in Europa. “Gli ultimi decenni hanno rappresentato in realtà il tentativo di ripetere il concetto dell’ex cancelliere del Reich Bismarck: predominio della Germania ma in solidarietà con la Russia”. Consapevole che il contesto attuale sia diverso rispetto a quello a cui fa riferimento, ritiene che nella sostanza il comportamento non cambi. “La Germania non ha alcuna base morale per dominare l’Europa. La Germania non ha ancora rivisto criticamente a sufficienza il suo operato durante la Seconda guerra mondiale e finora non ha adempiuto ai suoi obblighi finanziari”. Kaczynski fa riferimento agli “ingenti indennizzi economici per le distruzioni e gli omicidi perpetrati durante la Seconda guerra mondiale”. Il rancore traspare in maniera evidente dalle sue parole. Il vicepremier non lo nasconde, anzi lo giustifica: “La Germania non si è assunta le proprie responsabilità”. Tornando alla guerra in Ucraina, la Polonia propone un incremento della presenza americana in Europa da 100mila a 150mila uomini “a fronte della crescente aggressività russa”. La metà dovrebbero essere stanziati sul fianco orientale, quindi ai confini con la Russia. Invece, 50mila negli Stati baltici e in Polonia. “In futuro il fianco orientale dovrà essere protetto molto meglio di quanto sia ora. Ammettiamolo: i soldati della potenza nucleare americana sono il maggior deterrente contro un’aggressione russa ai paesi Nato e sono per noi massima garanzia di sicurezza”.



L’ATTACCO DI KACZYNSKI ALLA COMMISSIONE UE

Un altro passaggio dell’intervista di Jaroslaw Kaczynski destinato a far discutere è quello che riguarda Joe Biden e la presa di posizione del presidente degli Stati Uniti contro Vladimir Putin. “Se il presidente Biden avesse una soluzione per rimuovere Putin dall’incarico ne sarei molto lieto”, afferma il vicepremier polacco. Poi precisa: “Volevo dire: forse il presidente Biden sa qualcosa che io non so. Oppure Biden sa qualcosa che io potrei forse ipotizzare come fortemente probabile, ma allora Biden dovrebbe spiegarcelo con grande schiettezza. Altrimenti restano solo supposizioni, su cui però non vi è certezza, oppure vale l’ipotesi che il presidente americano abbia soltanto espresso la sua totale condanna della persona e della politica di Putin”. Infine, una frecciata alla Commissione Ue che rifiuta di versare 36 miliardi di aiuti per il coronavirus a causa delle lacune del sistema giudiziario polacco. “Abbiamo il diritto di utilizzare le risorse finanziarie del Recovery fund. Tutti gli altri Paesi, esclusa l’Ungheria, hanno ricevuto i primi versamenti. É una palese illecito da parte della Commissione Ue privarci dei fondi. È una delle malattie di cui soffre l’Ue: la normativa viene costantemente violata. Mi attendo che la Commissione Ue inizi a corrisponderci gli aiuti del Recovery fund che ci spettano e smetta di violare i nostri diritti”.