Kalush Orchestra sono tra i partecipanti all’Eurovision Song Contest con il loro brano, Stefania. I rappresentanti dell’Ucraina hanno strappato applausi da parte del pubblico presente, che ha apprezzato la loro esibizione e la loro storia. La band partecipa alla kermesse di Torino grazie ad un “permesso speciale del loro Governo”, ma non è al completo. Uno di loro, infatti, è rimasto a Kiev a combattere per difendere la città.



“Uno di noi sta combattendo a Kiev a difesa della città. Come ci si abitua alla guerra? Non ci si abitua. Ti svegli ogni mattina con le esplosioni e non sai mai se i tuoi famigliari o amici sono ancora in vita, perché ogni giorno sull’Ucraina si abbattono decine di missili. Non sai mai qual è la prossima città o il posto che verrà colpito dagli attacchi. Come ci si può abituare?“ ha raccontato il gruppo musicale ucraino a La Stampa. Dopo il programma che per l’Italia vede in gara Mahmood e Blanco, anche gli altri componenti andranno a combattere per il proprio Paese.



Kalush Orchestra, il futuro dopo l’Eurovision

Nelle parole dei Kalush Orchestra c’è però spazio anche per la musica, che rappresenta una parte fondamentale della loro vita: “Prima della guerra eravamo dati al quinto posto, ciò significa che agli europei la canzone piace e ciò ci mette ancora maggior responsabilità sulle spalle” hanno dichiarato. La band dei Kalush Orchestra è composta da un rapper, due musicisti, due orchestrali e due coristi.

Vari stili che rimandano alla musica folk. La band ha parlato anche di questo nella propria intervista: “C’è il rischio che il folk vada scomparendo, ma unendolo al rap crediamo di avere creato un mix che funziona. Ci sono numerose band che fanno folk e altre che fanno musica moderna, ma nessuna è paragonabile a noi. Stefania [il singolo in gara all’Eurovision, ndr] ’lho scritta per mia madre molto tempo prima della guerra, ora ha acquisito nuovi significati perché molte persone hanno perso la mamma o ne sentono la mancanza. Altri sentono invece l’Ucraina come loro madrepatria e quindi la canzone è diventata loro cara con lo scoppio della guerra”. Per quanto riguarda il futuro dopo l’Eurovision, i Kalush Orchestra spiegano di non avere in programma concerti perché “appena avremo finito qui dovremo tornare in Ucraina, dove abbiamo degli obblighi da rispettare“.