La Kalush Orchestra, che ha conquistato l’Eurovision Song Contest 2022 con la canzone “Stefania” ha venduto all’asta il trofeo vinto proprio nella competizione musicale continentale per una cifra pari a 900mila dollari (circa 838mila euro). L’ha fatto domenica sera, durante una diretta Facebook presentata dallo showman e attivista ucraino Serhii Prytula. L’incasso sarà devoluto all’esercito ucraino, affinché possa dotarsi dei droni PD-2, di fabbricazione ucraina e che, nel corso dei combattimenti, sono stati utilizzati come armi e come aerei di ricognizione contro gli invasori russi.



“Abbiamo vinto l’Eurovision Song Contest e adesso vogliamo aiutare l’Ucraina – dichiararono i componenti della Kalush Orchestra a margine della loro premiazione in landa torinese –. Ogni euro che decidi di donare può salvare la vita di un soldato ucraino. Vorremmo che la questione Ucraina rimanesse in prima pagina”. Il loro aiuto si è dunque tradotto nella cessione dell’ambito microfono di vetro destinato ai vincitori della rassegna musicale europea in cambio di una cifra che possa contribuire in modo determinante al finanziamento dell’esercito ucraino, impegnato a fronteggiare l’offensiva sferrata dai russi.



KALUSH ORCHESTRA VENDE ALL’ASTA TROFEO EUROVISION 2022 PER FINANZIARE L’ESERCITO DELL’UCRAINA

Il gesto della Kalush Orchestra rimarca non solo il senso di appartenenza alla propria patria da parte dei musicisti che hanno incantato il “Palaolimpico” di Torino a metà maggio, ma anche la necessità di non far scemare l’attenzione su quanto sta avvenendo nel Paese dell’Est Europa. Come scrive il “Corriere della Sera”, al novantaseiesimo giorno di battaglia “i civili che hanno perso la vita sono oltre 4mila, secondo le stime dell’Onu, ma la cifra è sottostimata per l’impossibilità di fare verifiche. Secondo Kiev, i numeri delle vittime sarebbero molto più alti, probabilmente con uno zero in più”.



E, ancora: “L’ultimo orrore comunicato da parte ucraina riguarda Mariupol. Le autorità della città hanno denunciato nuove atrocità da parte dei russi: nei locali del supermercato Schyryi Kum i russi ‘hanno creato una discarica di corpi dei caduti ucraini riemersi dalle tombe quando hanno cercato di aggiustare le condotte d’acqua e anche cadaveri esumati'”.