KAMALA HARRIS E LA BUFALA SUGLI STATI DOVE HA VINTO
Kamala Harris ha davvero vinto negli Stati dove non era richiesta l’identificazione degli elettori? Nelle ultime ore è rimbalzato sui social questo “dato interessante”, anche se le accuse di brogli e irregolarità elettorali sono state nettamente inferiori rispetto alle precedenti tornate elettorali. Non sono mancate, però, alcune denunce e teorie del complotto sui social, dove si sostiene che le uniche vittorie della candidata democratica siano arrivate negli Stati in cui non erano richiesti requisiti per l’identificazione degli elettori.
Questi post sono accompagnati anche da mappe con confronti con Donald Trump, ma si tratta di una fake news per diversi motivi. In primis, si equipara l’identificazione dell’elettore alla fototessera. Come riportato da Newsweek sulla base dei dati di Ballotpedia, 35 Stati in Usa richiedono l’identificazione per votare, mentre in altri 15 Stati e a Washington D.C. i requisiti per l’identificazione “non documentale” prevedono che gli elettori verifichino la propria identità in altri modi, tra cui la firma di un affidavit o di un libretto elettorale o la fornitura di informazioni personali.
Kamala only won in states where voter ID is not required. Do you understand anon? pic.twitter.com/CY8PPjIq5K
— Michelle Weekley (@michelleweekley) November 6, 2024
ELEZIONI USA 2024, COME FUNZIONA L’IDENTIFICAZIONE DEGLI ELETTORI
Con l’affidavit, ad esempio, si dichiara che l’elettore vota sapendo che la falsa dichiarazione di idoneità è un reato penale. Può anche essere richiesta una firma o informazioni biografiche come nomi, indirizzi e date di nascita complete o parziali. In alcuni Stati i requisiti non documentali possono essere verificati anche dai funzionari elettorali, ad esempio confrontando le firme con quelle riportate sui moduli di registrazione degli elettori. Ma soprattutto ovunque può essere contestata l’ammissibilità e il rischio è di venire sanzionati con multe, pene detentive e, nel caso di immigrati privi di documenti, con l’espulsione. Infatti, dei 14 Stati con requisiti di identificazione non documentali, 12 prevedono per legge che i funzionari elettorali facciano delle verifiche.
Basterebbe affermare che Kamala Harris ha vinto anche in Stati dove è richiesto un documento di identità con foto per votare per smontare la fake news, basti pensare a Rhode Island, così come Colorado, Virginia, Delaware e Connecticut, dove è richiesto un documento di identità senza foto. Ma comunque è importante precisare per completezza e verità che tutti gli Stati americani richiedono una forma di identificazione per votare: 35 richiedono una qualche forma di identificazione, mentre i restanti 15 hanno requisiti “non documentali”, come la firma di un affidavit.
Infine, dagli ultimi dati disponibili è emerso che Kamala Harris avrebbe vinto in due Stati in cui è richiesto un documento d’identità con foto e in quattro in cui non è necessario un documento d’identità con foto.