Kamala Harris da poco nuova candidata alle presidenziali con i Democratici dopo le dimissioni di Biden, ha iniziato la sua campagna ufficiale per le elezioni e sta già suscitando una serie di reazioni contrastanti da parte del pubblico. Specialmente per alcuni spot andati in onda in tv nei quali la vicepresidente esorta tutti i cittadini a registrarsi per votare, ribadendo però il suo impegno nella lotta per i diritti delle persone Lgbt. Se da parte di alcuni questi messaggi sono stati infatti interpretati come sostegno alla libertà e speranza, da molti altri utenti, come dimostrano i commenti sui social, sono stati criticati perchè rappresenterebbero solo “strumentalizzazioni politiche“.



Questa ultima opinione si è rafforzata soprattutto dopo la partecipazione come ospite al reality show di Ru Paul, in occasione della finale del programma di competizione tra Drag Queen “Ru Paul’s Drag Race All Stars“. Nella puntata andata in onda venerdì 26 luglio infatti, è stato mostrato uno spot, che era stato registrato prima dell’annuncio della candidatura, nel quale Kamala Harris invita al voto, aggiungendo: “Ogni giorno vediamo i nostri diritti e le nostre libertà sotto attacco, incluso il diritto di tutti a essere chi sono, ad amare chi amano, apertamente e con orgoglio“.



Spot elettorale di Kamala Harris al reality show di Ru Paul, le reazioni contrastanti del pubblico sui social

Il messaggio elettorale di Kama Harris pro Lgbt, andato in onda venerdì 26 luglio in occasione della finale del reality show condotto da Ru Paul, ha suscitato diversi tipi di reazioni. Non solo da parte degli avversari politici ma anche dal pubblico televisivo, che ha accolto lo spot tra applausi e fischi. La stampa americana ha raccolto le critiche sul web, come ad esempio il New York Post che ha sottolineato come in alcuni canali social, la vicepresidente sia stata definita “Cringe“, cioè imbarazzante. Altri invece, hanno accusato la Harris di fare campagna elettorale strumentalizzando politicamente il “potere” del voto della comunità Lgbt in America, ed usando la popolarità della trasmissione tv per conquistare più consensi.



Non era la prima volta che membri del partito democratico erano ospiti al celebre talent sulle drag queen di Ru Paul. Precedentemente infatti anche la deputata Alexandria Ocasio-Cortez aveva partecipato come membro della giuria nel 2020. Mentre l’ex speaker della Camera Nancy Pelosi era apparsa già nel 2018 e nel 2022, ed anche lei nella stessa occasione aveva ribadito l’importanza di registrarsi per votare, esortando a “far sentire la propria voce“.