Lutto nel mondo del wrestling e della WWE: è morto James Harris, meglio noto come Kamala. Il celebre lottatore, ribattezzato “il panzone d’Uganda” per la sua mole, è stato sconfitto dal coronavirus: dopo cinque giorni trascorsi in ospedale, il 70enne è stato colpito da un arresto cardiaco ed i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Una scomparsa che ha sconvolto l’universo Wwe: tantissimi i messaggi sui social network per ricordare uno dei lottatori più originali e certamente più amati della storia dello sport entertainment. Alto due metri per un peso di 150 kg, Kamala ha fatto il suo esordio nel mondo del wrestling all’età di 25 anni e, dopo qualche esperienza nelle federazioni minori, è sbarcato in WWF (odierna WWE, ndr) con la gimmick di un wrestler africano proveniente da una tribù cannibale.
WWE, KAMALA É MORTO: L’ADDIO DI BRET HART
Dopo aver dato l’addio alla WWF, Kamala ha combattuto nella United States Wrestling Association e nella World Championship Wrestling. Nel 2002 ha iniziato a lottare in alcune federazioni minori del circuito indipendente, fino al 2010, anno del ritiro: i problemi con il diabete hanno causato l’amputazione della gamba sinistra. Nel 2012 è seguita l’amputazione della gamba destra. I problemi di salute hanno colpito duramente Kamala nel corso degli ultimi anni: nel 2017 si è sottoposto ad un delicato intervento chirurgico a cuore e polmoni. In seguito all’operazione, si è reso necessario collegare Harris ad un macchinario per il supporto vitale per qualche tempo. Nelle scorse ore, infine, la notizia della sua scomparsa, un duro colpo per tutti gli appassionati di wrestling. Particolarmente toccante il saluto di Bret Hart, suo ex collega: «Aveva sempre un gran sorriso nonostante tutte le sue sfide, compresa la perdita di entrambe le gambe. Sempre un’anima gentile e felice e gentile. Mi mancherà perché è sempre stato così buono con me. R.I.P. Big Jim Harris».