Kanye West è stato indubbiamente uno dei protagonisti indiscussi alle presidenziali americane, in corsa anche lui alla Casa Bianca ma uscitone ovviamente sconfitto. Nonostante il clamoroso flop però, il marito di Kim Kardashian non sembra essere intenzionato ad arrendersi tanto da dare l’appuntamento alle prossime presidenziali, nel 2024. Il risultato ottenuto – 60 mila voti in totale – non ha sorpreso particolarmente dal momento di West si era candidato alle elezioni Usa solo la scorsa estate e si era presentato in 12 Stati su 52. Il miglior risultato lo ha ottenuto nello Stato del Tennessee con 10mila voti ma pari appena allo 0,3% del totale. Con un video su Twitter ha ammesso candidamente di essere stata la sua prima volta alle urne e di aver votato in questa occasione per se stesso. E se questa campagna elettorale si è rivelata particolarmente controversa, potrebbe non essere tanto diversa quello che, stando alle sue stesse ammissioni social, potrebbe rivederlo protagonista tra quattro anni esatti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
SI CANDIDA A ELEZIONI USA 2024
Kanye West non sarà il prossimo Presidente Usa, come c’era da aspettarsi e ad ammettere la sua sconfitta è stato lo stesso rapper sul suo profilo Twitter dove ha fatto sapere: “Oggi ho votato per la prima volta nella mia vita il Presidente degli Stati Uniti. Ho votato per qualcuno di cui mi fido veramente… me”. West ha condotto una campagna elettorale decisamente sopra le righe, iniziata lo scorso luglio. In tutto, come riporta il portale Hey Jude, Kanye ha ottenuto oltre 60mila voti di cui oltre 10mila nel Tennessee. Ecco la distribuzione dei voti: Vermont (1264 voti), Kentucky (6.259), Mississippi (3.131 voti), Louisiana (4.894 voti), Colorado (6.210 voti), Oklahoma (5.590 voti), Iowa (3.197 voti), Arkansas (4.040 voti), Minnesota (7.729 voti), Utah (4.344 voti) e Idaho (3.529 voti). A quanto pare il rapper non intende affatto fermare qui la sua corsa alla Casa Bianca. Nonostante l’attesa sconfitta, infatti, sempre attraverso il suo profilo ha già fatto sapere di volersi candidate alle prossime presidenziali Usa postando una sua foto con la cartina degli Stati Uniti sullo sfondo e il messaggio: “Kanye 2024”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LA SUA PRESENZA AIUTERÀ TRUMP?
Quando Kanye West ha annunciato la volontà di candidarsi alla presidenza alle elezioni Usa 2020, le reazioni sono state principalmente due: la prima era quella di chi credeva ad uno scherzo; la seconda si domandava se per caso il rapper non potesse replicare, in maniera ancora più roboante, quanto fatto da Donald Trump 4 anni prima: presentarsi da outsider e sbaragliare la concorrenza. Con il passare dei giorni, però, è stato chiaro fin da subito che la candidatura da indipendente di Kanye West (il suo schieramento è il “Birthday Party“) non fosse né uno scherzo, né una cosa “così” seria da considerarlo un papabile per la vittoria. Ad escludere quest’ipotesi è in primis la matematica: il nome di Kanye West infatti non sarà presente sulle schede di abbastanza stati per raggiungere anche solo potenzialmente il “magic number” di 270 grandi elettori che assegna la vittoria del Collegio. Il rapper è in corsa infatti in soli 12 Stati su 50: Arkansas, Colorado, Idaho, Iowa, Kentucky, Louisiana, Minnesota, Mississippi, Oklahoma, Tennessee, Utah, Vermont. Anche dovesse fare il pieno di voti, cosa improbabile secondo i sondaggi, Kanye West si fermerebbe a quota 84 grandi elettori.
KANYE WEST, CANDIDATO INDIPENDENTE ALLE ELEZIONI USA 2020
Su scala nazionale oggi la candidatura di Kanye West viene data intorno all’1% dei consensi. Si tratta di una percentuale irrisoria a livello generale, ma il 2016 insegna che quando si parla di Stati in bilico anche poche migliaia di voti possono fare la differenza: chiedere per capire a Hillary Clinton, che per i voti sottratti dalla presenza del Partito dei Verdi di Jill Stein negli “swing states” dovette rinunciare alla Casa Bianca a favore di Trump. La stessa storia potrebbe ripetersi questa volta al contrario, favorendo il Democratico Joe Biden contro The Donald. Non è un mistero, infatti, che Kanye West sia un simpatizzante del presidente e che le sue posizioni siano conservatrici, così come diversi componenti della sua campagna abbiano un passato recente nelle file del Partito Repubblicano. Allo stesso tempo, però, sono molti gli analisti che credono che ad essere penalizzato dalla candidatura del rapper, seppur marginalmente, sarà Biden. Non bisogna infatti dimenticare che West è un afroamericano, segmento elettorale che da decenni vota con percentuali quasi bulgare per il candidato Democratico. Trump, dal canto suo, ha negato di essere anche in minima parte coinvolto nell’operazione, ma sarà curioso osservare quale impatto avrà la candidatura di West nei “battleground states“. Di certo non si può dire che al rapper manchino gli endorsement famosi: dalla moglie Kim Kardashian a Elon Musk, da Dennis Rodman all’olimpionica Rochelle Stevens, Kanye West “piace alla gente che piace“.