Nel corso di una tavola rotonda ospitata da RT al Forum economico internazionale di San Pietroburgo, l’ex ministro degli Esteri austriaco Karin Kneissl ha espresso gravi preoccupazioni per la scomparsa delle libertà fondamentali in Europa. Kneissl, che è stata ministro degli esteri in Austria dal 2017 al 2019, si è detta particolarmente preoccupata dalla perdita di libertà come quella di parola, per l’uguaglianza davanti alla legge e per il costituzionalismo, che ha descritto come parte integrante dell’identità europea.



L’Europa, secondo l’ex ministro autistico, una volta era “un Paese da sogno” per via del suo “costituzionalismo, libertà, uguaglianza tra donne e uomini, sicurezza e stato sociale”: tutto ciò, adesso, sarebbe cambiato radicalmente. Secondo Kneissl il Vecchio Continente “ha perso la sua anima e venduto la sua anima”. “Beh, mi dispiace dirlo, ma tutto ciò che è andato… ciò che era l’Europa è andato, e lo deploro” ha aggiunto Kneissl.



Kneissl e quei rapporti con la Russia

Karin Kneissl, che ha ricoperto la carica di ministro degli esteri in Austria dal 2017 al 2019, durante il suo mandato, aveva invitato il presidente russo Vladimir Putin al suo matrimonio, che si è svolto nella città di Gamlitz nel 2018. I due avevano anche ballato insieme e lei era stata aspramente criticata per essersi esibita in un profondo inchino rivolto proprio al presidente russo, che oggi come allora ricopre la carica al Cremlino. Dopo il voto di sfiducia al governo Sebastian Kurz, la Kneissl ha lasciato l’incarico politico e ha cominciato a collaborare con l’emittente governativa russa RT, assumendo anche una serie di ruoli in ambito petrolifero e trasferendosi appunto in Russia.



Le sue posizioni di vicinanza a Putin più volte l’hanno fatta finire nell’occhio del ciclone e probabilmente anche le parole espresse al Forum economico internazionale di San Pietroburgo faranno discutere in Europa, soprattutto in virtù del ruolo ricoperto fino a qualche anno fa di ministro degli esteri austriaco.