Karin Trentini, ecco chi è la moglie di Riccardo Fogli e come si sono conosciuti
Karin Trentini è la moglie del celebre Riccardo Fogli, frontman e bassista dei Pooh tra il 1966 e il 1973. La classe 1979 lavora come modella, ha cominciato a muovere i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo fin da giovanissima. Le prime apparizioni, tuttavia, arrivano grazie alla danza. Come ballerina ha infatti preso parte a diverse trasmissioni televisive, sia in Rai che a Mediaset. Conobbe Riccardo Fogli, più grande di lei di 31 anni, durante un’esibizione in concerto. A quei tempi Karin aveva appena sedici anni. Tempo dopo fu lei stessa a ricordare quel primo incontro con il suo grande amore.
“Avevo 16 anni e i miei genitori, suoi grandi fans, mi portarono a forza a un suo concerto. Ero scocciata, non ci volevo andare, pensavo di annoiarmi. Ma appena colui che immaginavo fosse un personaggio d’altri tempi è salito sul palco mi sono subito ricreduta. Da quel momento, per anni, ho insistito perché mio padre mi accompagnasse ai suoi concerti. Finché, un giorno, ormai adulta, ho incominciato ad andarci da sola”.
Riccardo Fogli e il rapporto speciale con Michelle, la figlia nata dall’amore con Karin: “Tempo passa ma ancora bisogno di me”
Così Riccardo Fogli le ha chiesto la mano nel 2010, dopo una cena romantica in una vacanza in Puglia. Dalla loro storia d’amore, successivamente, è nata la figlia Michelle, a cui entrambi sono molto legati. Per quanto riguarda la sua vita privata, sappiamo che Karin Trentini è un’imprenditrice e che gestisce il bed and breakfast Casa Fogli. Inoltre ha fondato una linea di cosmetici, oltre ad aver recitato in uno dei film di maggiore successo di Leonardo Pieraccioni, vale a dire la pellicola Una moglie bellissima. A proposito della sua famiglia, Fogli ha recentemente rivelato di avere paura del tempo che passa: “Mi spaventa solo perché ho una bambina di nove anni”, ha raccontato a Rai Radio2.
“Lei ha bisogno di me e avrà bisogno di me ancora per qualche anno. Mia mamma è in cielo dal 2000, spero che mi faccia da portavoce. Devo vivere ancora un po’ perché voglio proteggere mia figlia piccola. Mio figlio grande lavora, ha trent’anni. Ma la piccola ha bisogno di me ancora. Mi tratto bene, bevo acqua liscia, niente vino, sto bene, Dio mi ha dato energia e passione. Non ho paura di invecchiare, ma voglio invecchiare con calma”.