Lutto nel mondo del calcio, non soltanto italiano ma mondiale: è morto a 85 anni il grande Karl-Heinz Schnellinger, ex nazionale tedesco ed ex bandiera del Milan. Fu lui, il Panzer, a realizzare il gol che di fatto diede vita alla partita del secolo, Italia-Germania 4-3 durante il mondiale del Messico, considerato uno dei match più belli di tutti i tempi. Nato in Germania, a Duren, è divenuto in seguito quasi italiano, visti i molti anni vissuti nel nostro territorio proprio grazie al trasferimento in rossonero.
Ricordando quel gol contro l’Italia segnato al 90esimo e che portò l’incontro ai supplementari più belli di sempre, Schnellinger disse “Lo segnai solo per paura di prendere qualche sputo. Gli spogliatoi erano dietro la porta di Albertosi: perdevamo, vidi sul tabellone che era il 90′ e pensai bene di avvicinarmi all’area dell’Italia per evitare le reazioni dei tifosi tedeschi”, poi gli arrivò sui piedi una palla di Grabowski e gonfiò la rete.
KARL-HEINZ SCHNELLINGER, MORTO A 85 ANNI: LA SUA CARRIERA
Come ricorda La Gazzetta dello Sport, nel Milan era conosciuto come Carletto, un soprannome che testimonia l’affetto nei suoi confronti. In Italia sbarcò che aveva 24 anni, nel 1963, dopo aver militato fra le fila del Colonia e aver vinto il campionato.
La Roma fu la prima a fiutare il colpo, ma dandolo in prestito al Mantova prima di riprenderselo, poi il passaggio in rossonero dove vi rimase nove anni, dal 1965 al 1974, vincendo 344 match, uno scudetto, una coppa dei campioni, una Intercontinentale, due coppe delle coppe e tre coppe Italia, competizione quest’ultima dove segnò anche le uniche tre marcature della sua carriera. Era un terzino sinistro fortissimo fisicamente, che avanzava senza incontrare ostacoli, da qui il soprannome di Panzer, il temerario carro armato tedesco, ma era noto anche come Volkswagen, visto che era inesauribile, inoltre, ricorda la Rosa, qualche giornalista lo chiamava anche Carlo Martello per via della sua abilità nei tackle.
KARL-HEINZ SCHNELLINGER, MORTO A 85 ANNI L’EX CALCIATORE DEL MILAN: IL CORDOGLIO SOCIAL
Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, e dopo aver sfiorato più volte il mondiale con la Germania di quell’epoca (arrivò in finale nel 1966 perdendo contro l’Inghilterra), rimase a vivere in Italia seppur dopo una parentesi al TeBe Berlino a chiusura di carriera ed anche per questo La Gazzetta lo definisce “il tedesco più italiano del nostro calcio”.
Tantissimi coloro che lo stanno ricordando in queste ore sui vari social, come ad esempio chi scrive: “Senza di lui Italia-Germania 4-3 non ci sarebbe mai stata. Danke, Karl”. Bobo Craxi, noto politico e figlio dell’ex premier, aggiunge: “Karl Heinz Schnellinger é stato uno dei miti della nostra gioventù rossonera. Che riposi in pace”. E ancora: “Ti ho tifato, conosciuto e ammirato, ora ci lasci ma sarei sempre nel cuore di tutti i Rossoneri grande Schnellinger, per noi più anziani “Volkswagen”. R.I.P. Campione!”.