TRUMP PUNTA SU KASH PATEL PER IL DIRETTORE FBI: ECCO CHI È E COSA POTREBBE FARE
La “rivoluzione” del nuovo governo Trump passa anche dai ruoli strategici nelle principali agenzie degli Usa, con Kash Patel nuovo direttore FBI appena nominato dal Presidente eletto che già fa discutere negli States. L’ex chief of staff alla Difesa durante la prima Presidenza Trump, e soprattutto già vicedirettore della NSA (National Service Agency), viene nominato per guidare il più importante “boureu” mondiale di investigazioni: Kash Patel è un fedelissimo del tycoon, già in passato più volte in contrasto con il Governo Biden per le accuse lanciate contro il “deep state” liberal.
Da direttore senior per l’antiterrorismo presso il Consiglio per la Sicurezza Nazionale, l’ultimo nominato in casa GOP punta dritto a rivoluzionare l’FBI (Federal Boureau of Investigation) stravolgendo l’operato del suo predecessore Christopher Wray, anche lui nominato da Trump nel 2017. 44enne, nel suo libro “Gangster Government” aveva chiesto in passato lo scioglimento dell’agenzia in quanto con commistioni interne al “deep state” americano, emerse sia per le accuse lanciate contro Donald Trump sul presunto (e mai comprovato) Russiagate delle Presidenziali 2016, sia sulla transizione Trump-Biden nel 2020 con l’assurdo epilogo a Capitol Hill. Non va poi dimenticato il doppio attentato contro il leader repubblicano nell’ultima campagna elettorale Usa, con notevoli polemiche sorte contro la gestione di FBI e CIA di entrambi gli eventi di Butler e di Palm Beach.
PATEL NOMNATO ALL’FBI MA PER LA RATIFICA SERVE IL SENATO…
Vanno «epurati gli elementi del “deep State”, ha più volte sostenuto lo stesso Kash Patel che ora si ritrova a poter dirigere l’FBI nella Presidenza dove i Repubblicani puntano forte sul contrasto all’immigrazione clandestina e sul traffico della droga ai confini: «Kash è un brillante avvocato, investigatore e combattente di ‘America First’ che ha trascorso la sua carriera a denunciare la corruzione, difendere la giustizia e proteggere il popolo americano», ha scandito il Presidente eletto sul social “Truth”, ricevendo l’immediata risposta di Patel che si è detto onorato del ruolo al quale presterà servizio promettendo di ripristinare la responsabilità e l’integrità del Boureau, oltre alla «equa giustizia nel nostro sistema giudiziario».
Per Kash Patel l’FBI deve tornare alla sua originaria e legittima missione, ovvero la protezione unica e continua del popolo americano: per poterlo fare Trump non solo deve appunto nominarlo come già avvenuto, ma deve procedere – una volta in carica dal 20 gennaio 2025 – con il licenziamento del suo ex uomo di fiducia Wray in quanto la nomina del 2017 ha durate complessiva di 10 anni; in alternativa, i Repubblicani potrebbero ottenere delle dimissioni spontanee dell’attuale direttore FBI ma sono tutt’altro che scontate. Per dare però effettiva validità alla nomina, Kash Patel deve passare dal voto di ratifica del Senato: Trump ha sì la maggioranza ma con numeri non enormi e le teorie di Patel contro il “deep state” potrebbero aver irritato alcuni ambienti militari e dell’intelligence tanto da comportare un rischio per il fedelissimo del Presidente alla prova dei voti in Congresso.