Dicembre per Kaspar Capparoni è un mese particolarmente impegnativo. “Per me le festività sono un nodo particolare: al di là delle riunioni di famiglia, mi reco nelle comunità di recupero, alla Caritas o alla comunità di Sant’Egidio, nei centri anziani o nelle case che ospitano i padri separati e preparo da mangiare, servendo in tavola”. Con queste parole si aprono le porte dell’intervista tra le pagine di DiPiù TV. Il popolare attore di tante fiction e tra i protagonisti dell’ultima edizione dell’Isola dei Famosi, racconta di condividere questa esperienza al fianco della moglie: “Per rendere più importanti questi giorni a chi è stato meno fortunato di noi, per aiuta-re persone che magari non hanno più nemmeno una famiglia con la quale festeggiare i giorni natalizi”. Kaspar con la moglie Veronica Maccarone, si è lasciato andare al racconto delle sue festività speciali svelando che alcune persone della comunità, spesso nemmeno sanno chi sia: “Alcuni non hanno la televisione da anni o non la guardano e così non mi hanno mai visto. Da tempo lottano per la sopravvivenza, figurarsi se hanno tempo e voglia di vedersi una fiction o un reality, questo deve far riflettere”.

Kaspar Capparoni e l’attività di volontariato con la moglie

Kaspar Capparoni non ha alcun problema a non essere riconosciuto: “No, no, è bello così. Per loro sono un fratello che fa del bene e tenta di portare un po’ di allegria e di calore umano”. Successivamente l’attore svela di evitare di fare troppe domande personali alle persone residenti nelle comunità: “Di solito non chiedo niente della loro vita. Lo faccio per pudore, per rispetto. Però alcune vicende dei padri separati hanno lasciato un segno nella mia anima. C’è l’orribile, inconcepibile violenza fisica sulle donne, e una violenza morale, meno evidente, ma grave, nei confronti di chi è costretto a sbarcare il lunario, e non ce la fa, dopo la separazione dal proprio partner, a cui magari rimangono la casa i figli, una vita almeno apparentemente normale. Ecco, a volte sarebbe necessario venire a contatto con certe realtà per capire quanto siamo fortunati e io sono un uomo fortunato accanto a Veronica e alla nostra famiglia”. Tra lui e la moglie ci sono 19 anni di differenza che non pesano affatto: “Tra i due quello più giovanile sono io. Veronica, alle dieci di sera, non vede l’ora di andare a dormire. Non ha la mia stessa energia, la mia voglia di vivere la vita con lo stupore di un ragazzo. Per il resto una donna adorabile”.