Garry Kasparov, pluricampione del mondo di scacchi, è una furia contro il presidente russo Vladimir Putin. Da sempre dissidente del numero uno del Cremlino, il 58enne azero, nato a Baku quando l’Azerbaijan era annesso all’Unione Sovietica, non usa mezzi termini per descrivere l’operato di Putin che sarebbe pronto ad invadere l’Ucraina come già successo con Georgia, Crimea e Kazakistan. “L’Occidente sta ignorando l’esperienza storica degli anni ’30. Dire che sottovaluti è un understement. Negli anni 30 Parigi e Londra sottovalutarono Hitler e farlo anche oggi sarebbe ignoranza storica”.
Il duro sfogo del campione di scacchi è stata intercettata dal Corriere della Sera, che in una lunga intervista ha chiesto maggiori spiegazioni al dissidente. Senza peli sulla lingua, Kasparov ha ammesso: “Quindici anni fa alla conferenza sulla sicurezza di Monaco Putin spiegò il suo programma. La gente pensò: lascerà, verrà Medvedev. Ma io sapevo che Medvedev era un fantoccio. Mi spiegarono che non avevo capito, che ero un estremista. Putin nel 2007 aveva detto che voleva mettere fine alla dissoluzione dell’Urss, parlò di restaurare la sfera di influenza russa. In questi 15 anni è stato fedele alle sue parole”.
KASPAROV VS PUTIN: “RUSSIA È FASCISTA”
Le ultime minacce del Cremlino sono sulla possibile invasione dell’Ucraina. Garry Kasparov, nella lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha detto la sua: “Non dico che invaderà sicuro l’Ucraina. Ma quelli che ora dicono che non la invaderà avevano previsto l’annessione della Crimea o l’occupazione di fatto del Kazakistan? Questi osservatori nascondono la loro impotenza. Molti in Occidente fino a qualche tempo fa dicevano che in fondo la Russia era una democrazia. No, è una dittatura fascista“.
“Ha distrutto l’opposizione e continua ad attaccare i propri vicini. Guardate le richieste alla Nato: in sostanza dice che dovrebbe dissolversi. Si sente così potente che può parlare in questo modo agli americani. Non gliene importa niente delle sanzioni internazionali, solo due cose possono impedirgli di invadere l’Ucraina” ha svelato Kasparov. “Il prezzo elevato che deve pagare, perché gli ucraini sono pronti a combattere. E il fatto che deve spostare parte delle truppe che aveva mandato in Kazakistan”.