Da oltre un mese, la piccola Kata è una bimba scomparsa e di lei non c’è traccia. Ha 5 anni e il 10 giugno scorso è sparita dall’ex hotel Astor di Firenze, una struttura occupata abusivamente da decine di famiglie tra cui quella della minore. L’attività di ricerca non si è mai interrotta e gli inquirenti esplorano ogni pista, ma i genitori sono convinti che si tratti di un rapimento. A che scopo? Non è dato saperlo. Il papà e la mamma di Kata non si danno pace e continuano a chiedere che i riflettori sul caso restino accesi. La paura più grande, dopo quella di non poter abbracciare la loro bambina, è che la sua storia venga dimenticata e relegata alla “dimensione del silenzio”, quel limbo di domande insolute in cui affondano molti casi di scomparsa ancora oggi senza soluzione.
Per questo, nel tentativo di scongiurare il rischio che l’attenzione su Kata si allenti, i genitori della minore sono tornati davanti alle telecamere di Chi l’ha visto? per ribadire il loro appello e per sottolineare come, nonostante la richiesta di aiuto alle istituzioni per mantenere viva la questione in Italia e nel resto d’Europa, nessuno si sia fatto sentire. “Non abbiamo idea di dove sia nostra figlia, non sappiamo perché l’hanno presa e perché hanno fatto questo a una bambina di 5 anni. Aiutateci a far diventare virale la sua foto perché possiamo riaverla con noi. Abbiamo chiesto anche alla presidente Giorgia Meloni, al sindaco, ma nessuno risponde“.
I genitori di Kata: “Aiutateci a trovare nostra figlia, sua foto sia virale”
La madre e il padre di Kata sono disperati e lo hanno ripetuto ai microfoni della trasmissione di Federica Sciarelli poche ore fa. La figlia, 5 anni, è scomparsa da settimane e il suo caso sembra un vero e proprio enigma. Dall’ultimo avvistamento all’ex hotel Astor sono trascorsi esattamente 33 giorni, un lasso di tempo talmente ampio da rendere ancora più spaventose le domande della famiglia. I genitori di Kata intendono percorrere ogni strada per arrivare alla loro bambina, affinché il suo rapimento, come loro definiscono la vicenda, si conclusa positivamente.
Nelle ultime ore hanno rilanciato il loro appello al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e a tutte le persone di spicco che possano contribuire alla diffusione delle foto della piccola oltre l’Italia, rendendo la vicenda virale anche all’estero. “Noi non abbiamo fatto nulla di male – ha sottolineato la mamma di Kata –, so che può sembrare strano e anche per noi lo è. Stiamo cercando nostra figlia e chi l’ha presa non si sa, non può essere una vendetta, come qualcuno sostiene, perché non ci sono liti dietro la sua sparizione“. Secondo il papà della piccola, chi l’ha rapita potrebbe essersi servito di uno o più complici. Gli inquirenti procedono all’analisi delle telecamere di sorveglianza della zona di interesse per cercare elementi utili a risolvere il giallo.