Pochi giorni fa, una segnalazione di potenziale interesse investigativo sarebbe giunta ai carabinieri di Firenze relativamente alla scomparsa della piccola Kata, la bimba peruviana di 5 anni di cui si sono perse le tracce il 10 giugno scorso. Un giallo ancora senza soluzione che affonda le radici nel cuore delle occupazioni abusive nell’ex hotel Astor del capoluogo toscano e che tiene in piedi diversi interrogativi ad oggi privi di risposta.



La madre della minore, Katherine Alvarez, sarebbe stata convocata in caserma per verificare la foto di una bambina somigliante a sua figlia e ora spuntano alcuni particolari sulla natura di quello scatto. Stando a quanto riportato da La Nazione, l’istantanea arriverebbe dalla Spagna e avrebbe come protagonista una bimba a bordo di un autobus. La madre di Kata, visionata l’immagine, non ha potuto confermare che si tratti di lei: “Gli occhi e il naso sembrano i suoi, però c’era un riflesso del vetro e non si vedono bene la bocca e il mento. Così non ho potuto assicurare al 100% che fosse lei“.



Kata, la foto inviata ai carabinieri che alimenta la speranza

Nell’immagine che i militari avrebbero mostrato alla madre di Kata, secondo Ansa, si vedrebbe una bimba con i capelli raccolti in due code laterali, un giubbino rosso e forse uno zainetto. Non sono emersi dettagli sulla fonte dello scatto né su dove sia stato fatto, ma alcuni elementi avrebbero spinto Katherine Alvarez a credere che possa trattarsi di un’immagine proveniente da una città spagnola. Tra le decine di foto e segnalazioni arrivate agli inquirenti nel corso dei 7 mesi dalla scomparsa della minore, questa sembrerebbe avere una sorta di marcia in più per essere considerata degna di notevole interesse.



Non è chiaro, infine, se si tratti di una pista privilegiata in mano agli investigatori. Il procuratore capo Filippo Spiezia, riferisce ancora La Nazione, avrebbe confermato lo svolgimento di accertamenti “in connessione con l’estero”, ma resta centrale un nodo d’idagine: capire come la bambina sia stata portata fuori dall’ex hotel Astor, edificio all’epoca occupato abusivamente da numerose famiglie. Tra le ipotesi al vaglio, anche quella che la piccola Kata possa essere stata rapita per una vendetta trasversale a seguito di un abuso sessuale subito da un’altra minore. Anche in questo caso, però, non ci sarebbero riscontri.