C’è una presenza misteriosa nelle sequenze che riprendono la piccola Kata sulle scale del cortile interno dell‘ex hotel Astor di Firenze poco prima della scomparsa. A evidenziarla è Chi l’ha visto?, che ha mostrato il filmato con le ultime immagini della bimba, risalente al 10 giugno scorso, giorno della sparizione, in cui si nota una figura entrare per pochi istanti nel campo visivo proprio davanti alla minore ferma sui gradini. Come se qualcuno o qualcosa avesse attirato la sua attenzione.



Nel video mostrato dalla trasmissione di Federica Sciarelli si vede una persona, la cui identità è ancora ignota, che sembrerebbe avere capelli scuri e che non si esclude possa aver assistito al rapimento. Non è chiaro se Kata stesse guardando esattamente nella sua direzione né se sia stata questa persona a cercare la sua attenzione in quegli istanti, ma identificare il soggetto in questione potrebbe avere una rilevanza notevole nell’inchiesta. Nel frattempo, i genitori della bambina scomparsa rilanciano i loro disperati appelli e chiedono agli inquirenti di avere maggiori informazioni sullo stato delle indagini, ma il riserbo, in casi complessi come questo, è spinto al massimo per evitare di compromettere l’attività investigativa che si muove su più piste, da quella di un sequestro a scopo di estorsione a quella di uno scambio di persona, passando per le ipotesi di una vendetta trasversale, della pedofilia e del traffico di organi. Tutto al momento è in ballo e niente risulta ancora definitivamente escluso dall’alveo delle possibilità.



L’appello dei genitori di Kata agli inquirenti: “Diteci qualcosa”

La madre e il padre di Kata hanno rilanciato l’appello per ritrovare la loro bimba e si sono rivolti ancora una volta alla trasmissione Chi l’ha visto?, chiedendo agli inquirenti di poter avere più notizie sullo stato dell’inchiesta. I genitori della minore hanno inoltre lanciat un messaggio a chi l’ha rapita: “Dovete lasciarla andare, è una bambina, ha bisogno della madre, le manca la sua famiglia. Chi sa, parli e dica la verità. Non ha senso vivere così, il peggio è non sapere chi ha preso mia figlia, cosa le è successo. Non ho memmeno voglia di vivere così“.



Il papà e la mamma di Kata, in lacrime, hanno sottolineato la loro convinzione: intorno al mistero della bimba ci sarebbe un muro di omertà da parte di chi sarebbe a conoscenza di quanto realmente accaduto. Non sanno spiegarsi il movente del rapimento, e sostengono ancora una volta l’estraneità della loro famiglia alla sparizione della bambina. Gli avvocati che li assistono hanno sottolineato che la coppia ha riferito ogni elemento a sua conoscenza e che la collaborazione con chi indaga è costante. “Capisco che la Procura non deve fornire informazioni, forse non ha fiducia in noi, però devono capire che noi siamo i genitori, almeno datemi un motivo per stare tranquillo“.