Le speranze di ritrovare la piccola Kata, scomparsa a Firenze ormai da 7 mesi, si sono riaccese con una recente segnalazione attualmente al vaglio degli inquirenti. I carabinieri hanno convocato la madre della minore, Katherine Alvarez, per mostrarle una foto scattata il 4 gennaio scorso su un bus. L’istantanea riprenderebbe una bambina molto somigliante a Kata e la donna sostiene che “potrebbe essere lei”.
Si tratta di un elemento che potrebbe aprire a una nuova pista degna di interesse, ma soltanto l’analisi delle telecamere potrà fornire dettagli utili a chiarire se la minore immortalata sia davvero Kata. La piccola è scomparsa misteriosamente il 10 giugno scorso dall’ex hotel Astor del capoluogo toscano e la foto in questione sarebbe stata fatta in un luogo che non è Firenze. Ancora oggi i genitori sostengono di non conoscere il movente del rapimento e di non avere particolari sospetti: “Non sappiamo perché l’hanno presa, speriamo che ce la riportino“.
La madre di Kata sulla nuova segnalazione: “Potrebbe essere lei, ci spero”
La foto che gli inquirenti avrebbero mostrato alla mamma di Kata avrebbe elementi che la donna considera interessanti al punto da rinnovare la sua speranza di ritrovarla. A Ore 14, la madre della bimba scomparsa il 10 giugno scorso ha delineato i contorni della recente novità: “Sono stata chiamata dai carabinieri perché c’era una foto da farmi vedere, è una bambina che assomiglia tanto a mia figlia. Non possiamo dire al 100% che sia lei perché la foto è sgranata, scattata da lontano, però ho potuto riconoscere gli occhi, i capelli, il naso. La labbra no perché non si vede bene. Mi auguro veramente che sia lei“.
La fotografia sarebbe stata scattata a bordo di un autobus il 4 gennaio scorso e non a Firenze, ma in un’altra città. La madre di Kata esclude che il sequestro della bimba sia legato a una presunta ritorsione per un abuso sessuale subito da un’altra minore nella struttura ex Astor in cui vivevano, pista che nelle ultime settimane si sarebbe fatta insistente tra le indiscrezioni sulla scomparsa di Kata. “Quella era una voce che girava da tempo, da mesi prima. Penso che fosse tutto inventato perché non c’è mai stata una denuncia, non sappiamo niente“.