Stefania Sartorini, consulente della famiglia della piccola Kata, è intervenuta ai microfoni di Ore 14 sulla misteriosa scomparsa della bimba di 5 anni di cui si sono perse le tracce ormai 7 mesi fa. Le ultime immaginin che ritraggono Kata sono relative alla sua presenza nell’ex hotel Astor di Firenze nel primo pomeriggio di quel giorno, poi il buio che lascia spazio a un giallo ancora tutto da decifrare. Le ipotesi al vaglio degli inquirenti sondano ogni pista senza escludere quella, emersa di recente, di una presunta vendetta trasversale dopo che un’altra bambina residente in quella struttura avrebbe subito abusi da un soggetto vicino alla minore scomparsa.
Uno scenario, questo, respinto con forza dalla madre di Kata, Katherine Alvarez, che ritiene impossibile una simile tesi: “Quelle erano voci che giravano già da mesi, ma nessuno ha mai denunciato e non sappiamo niente“. C’è poi lo spettro di un sequestro maturato nel presunto contesto di un racket per gli affitti delle stanze agli abusivi proprio in quell’albergo, ma al momento niente sembra aver assunto il crisma di un filone robusto da battere per arrivare alla verità sulla sorte della piccola. Sartorini sostiene che la famiglia non abbia nascosto nulla di quanto a sua conoscenza e ribadisce che i genitori hanno collaborato fin da subito per ritrovare la figlia.
Kata scomparsa, parla la consulente della famiglia
Sono passati 7 mesi dalla sparizione di Kata a Firenze, ed è ancora mistero fitto. “Le ipotesi sono tantissime – ha precisato la consulente dei familiari, Stefania Sartorini –, io personalmente ho smesso di chiedermi come sia uscita la bambina. Invece è importante soprattutto valutare chi l’ha presa e perché“.
Secondo la consulente, la madre di Kata “per prima ha sempre collaborato” con gli inquirenti fornendo loro tutte le informazioni che aveva. “Non credo abbia occultato nulla, io ho avuto uno stretto contatto con lei, poco con il padre Miguel, ma ha detto sempre tutto quello che sa. Ha sempre detto dall’inizio di non sapere nulla sulla scomparsa e ad oggi continua a ripeterlo. È una mamma disperata che sta cercando sua figlia, si è resa disponibile“. La famiglia di Kata respinge ogni sospetto di un coinvolgimento nella vicenda. “Chiedo a chi l’ha presa di lasciarla andare, di riportarla da noi“, questo il rinnovato appello di Katherine Alvarez a chi l’ha rapita. “Non so perché l’hanno presa, non ho una risposta“.