Kata, bimba scomparsa a Firenze, parla la cugina della madre: “qualcuno ha visto”

La madre della piccola Kata avrebbe avuto dei litigi con delle persone, in seguito ai quali si sarebbe verificata la scomparsa della bimba di 5 anni. A sostenere questa ipotesi c’è anche la cugina della donna, che è stata raggiunta da Storie Italiane e ha fornito una testimonianza. “Lei non esce mai da sola – ha spiegato alle telecamere di Rai Uno parlando della bambina – anzi, ha paura ed esce solo con i parenti”.



La donna ha confermato che a suo avviso la scomparsa è accaduta “dopo un litigio che ha avuto mia cugina, è strano che ci prima ci sia stato il litigio e poi la scomparsa. Noi pensiamo che sia una vendetta”. E aggiunge: “i vicini dicono che non hanno sentito né visto niente, ma com’è possibile? Io sono stata più volte nell’hotel e ci sono sempre i bambini che giocano con accanto le famiglie e i genitori. Io so che qualcuno ha visto ma non vuole dire niente”. Con voce rotta dal dolore, la donna ha spiegato che “la mamma è disperata, ieri è stata in ospedale. Non abbiamo saputo nulla oltre alla telefonata che hanno fatto all’amica di mia cugina”. E lancia un appello affinché nulla di male sia fatto a questa bambina innocente, chiedendo che sia riportata a casa dalla sua mamma.



Kata scomparsa a Firenze, aperto fascicolo per “sequestro a scopo estorsivo”

Non si fermano le ricerche della piccola Kata, la bambina di cinque anni scomparsa a Firenze. La piccola è stata cercata anche in un fiume e con il ricorso ai cani molecolari. Come si apprende da Storie Italiane, trasmissione in onda su rai 1, la Digos nella mattina di oggi martedì 13 giugno sta svolgendo accertamenti all’interno dell’hotel occupato in cui la bimba viveva assieme alla madre e al fratellino di 9 anni. Più le ore passano e più si affievolisce l’ipotesi, già rigettata dalla madre, di un allontanamento volontario. A rafforzare questa tesi, inoltre, il fatto che il cancello non possa essere aperto da una bimba di cinque anni. Un cancello chiuso inoltre da una chiave, di cui si cerca di capire chi sia in possesso. Al momento si ipotizza un sequestro di persona a scopo estorsivo, in quanto forse la chiave del sequestro si troverebbe all’interno di questo stabile occupato e potrebbe essere legata al racket degli affitti. Come spiega Storie Italiane, infatti, per accedere a queste stanze è necessario pagare qualcuno che le gestisce. Si ipotizza inoltre che ci siano dei gruppi concorrenti per la gestione di questa racket. Alcune di queste persone non si troverebbero più in questo hotel da sabato, giorno della scomparsa della bambina.



La madre della bambina è stata sentita ieri e si apprende che possa aver cercato di bere della candeggina. La donna è stata ricoverata assieme a un’amica e sarebbe in buone condizioni. Nella giornata di ieri, il padre detenuto in carcere ha tentato il suicidio bevendo del detersivo. Un’amica della madre ha inoltre ricevuto la telefonata di un uomo che afferma di avere lui la piccola Kata, ma secondo gli inquirenti si tratterebbe di un mitomane che presto potrebbe essere individuato.