Per il caso di Kata, la bambina scomparsa dall’ex hotel occupato a Firenze, nella mattina del 16 giugno sono state convocate in procura due donne, trattenute dagli inquirenti per due ore, dalle 11 alle 13. Una delle due donne è stata raggiunta dall’inviata di La Vita in Diretta, trasmissione in onda su Rai Uno, e si tratta della mamma di una bimba di tre anni, che potrebbe essere l’unica testimone oculare del presunto rapimento di kata.



Mia figlia non ha detto esattamente se è un uomo o una donna, ha detto una cosa specifica che non ti posso raccontare – ha spiegato la donna di nome Isabel – Non ha detto che Kata piangeva, era mia figlia che piangeva”, riferendosi a una dei primi racconti di testimone che riferivano, forse erroneamente, che Kata era stata vista piangere mentre qualcuno la trascinava per un braccio. La bimba di tre anni “ha soltanto detto che Kata l’hanno portata via per un braccio. Non mi ha detto se erano più di una persona, ha solo parlato con la psicologa”. Dopo questo fatto, Isabel spiega che la piccola, forse l’unica testimone oculare, “è cambiata, anche a scuola, è molto spaventata e io sono preoccupata per lei” in quanto “mia figlia è l’unica che parla e l’unica che sa tutto, per questo ho molta paura”. L’episodio del presunto rapimento “lei me lo racconta tutta la mattina, tutta la notte ogni volta che sente il nome di Kata. Se è vero tutto quello che dice, io ho paura che se la prendano con mia figlia”.



Kata, una bimba testimone? Tensione davanti allo stabile occupato

Una bimba sarebbe l’unica testimone oculare del presunto rapimento della piccola Kata, scomparsa da Firenze a soli cinque anni. La madre della piccola testimone è stata sentita dalla procura assieme a un’altra donna, che come si apprende da La Vita in Diretta rappresenta la comunità romena che vive all’interno dell’ex hotel occupato. Secondo la donna, di nome Lidia, dietro il presunto rapimento ci sarebbero i conflitti interni ai due gruppi della comunità peruviana.

Durante la trasmissione la Vita in Diretta si ha anche prova dell’atmosfera molto tesa tra gli abitanti dell’ex hotel occupato, in quanto l’inviata più volte si guarda alle spalle per controllar uno dei residenti, che da questa mattina minaccia i giornalisti con un idrante per mandarli via. Oggi 16 giugno, infatti, attorno allo stabile occupato non c’è la presenza delle forze dell’ordine, che si sono allontanate dopo la convocazione in procura delle due donne sentite in mattinata.