C’è un possibile testimone del rapimento di Kata, la bimba scomparsa il 10 giugno scorso dall’ex hotel Astor di Firenze. Si tratta di una donna, riporta Chi l’ha visto?, che potrebbe aver visto qualcosa di interesse per le indagini, forse addirittura il momento del sequestro della minore, dopo quanto raccontato dall’amichetta che aveva lanciato l’allarme, inizialmente frainteso con una lite tra bimbe, parlando di un “lupo” che l’avrebe portata via. Le tracce di Kata si sono perse misteriosamente nel primo pomeriggio di quel giorno, e da 4 mesi è buio fitto sulla sua sorte.
Mentre gli inquirenti esplorano ogni pista, compresa quella di un omicidio, la madre rilancia i suoi appelli in tv chiedendo massima attenzione e nuove ricerche nelle aree circostanti al teatro della sparizione. “Cercate anche nei palazzi vicini all’Astor“, ha sollecitato la donna, convinta, insieme a suo marito, che la loro figlia sia stata rapita e sia ancora in vita nascosta da qualche parte. I rilievi e i sopralluoghi all’interno dell’ex albergo, dove la piccola viveva con la famiglia, non hanno portato ad una svolta e si teme che Kata possa essere stata trasferita all’estero, forse in Perù, sua terra d’origine, nel contesto di un rapimento a scopo di estorsione o di un tragico scambio di persona. Per questo, i pm fiorentini hanno percorso la strada di una rogatoria internazionale che consentirà di condurre interrogatori in videoconferenza di soggetti ritenuti di interesse, persone che si trovano dall’altra parte dell’Oceano e che potrebbero essere a conoscenza di elementi utili a ricomporre il complesso puzzle della scomparsa.
Kata scomparsa da 4 mesi, l’ipotesi di un testimone del rapimento
La svolta sulla scomparsa della piccola Kata in una testimonianza inedita? L’anticipazione della trasmissione Chi l’ha visto?, che torna in onda questa sera con la consueta conduzione di Federica Sciarelli, riguarda proprio la presunta presenza di una donna che potrebbe aver visto il momento del rapimento della bambina. È la novità che arriva a 4 mesi dalla sparizione della minore, un caso apparso fin da subito particolarmente complesso e difficile anche per via del luogo in cui è avvenuta.
Quando di Kata si sono perse le tracce, infatti, l’ex hotel Astor di Firenze era un posto molto affollato e fuori controllo: al suo interno, secondo quanto emerso, centinaia di persone, tra cui tanti bambini, appartenenti a famiglie che occupavano abusivamente i locali, e molte altre in entrata e uscita per scopi tra i più disparati: dal traffico di sostanze stupefacenti al presunto racket degli affitti, soggetti a caccia di soldi facili con la droga o di una stanza in cui alloggiare all’ombra della legalità. Il tutto in una babele di cui, ancora oggi, è difficile fare una ricostruzione nitida. Un quadro che complica, e non poco, le indagini. I genitori di Kata hanno sempre sostenuto l’impossibilità dell’assenza di testimoni: “Qualcuno sa, qualcuno ha visto e deve parlare, dica la verità“. Così il papà e la mamma di Kata portano avanti la battaglia per riabbracciare la loro bimba, convinti che si tratti di un sequestro – di cui dicono di ignorare il movente – e che ci siano persone a conoscenza di ciò che è realmente accaduto. Ed è in questa seconda via che si innesterebbe quanto anticipato da Chi l’ha visto?, secondo cui una donna avrebbe assistito alla fase cruciale della scomparsa.