La svolta nel giallo di Kata è vicina? È la domanda centrale di queste ore mentre il fuoco dell’inchiesta sulla scomparsa della bimba si starebbe stringendo nuovamente intorno all’epicentro del mistero: l’ex hotel Astor di Firenze. Il caso della minore, la cui sparizione risale al 10 giugno scorso, torna in onda a Quarto Grado con un nuovo appello della madre Katherine Alvarez, convinta che qualcuno sappia la verità ma continui a tacerla per un motivo ancora ignoto.
Poche ore fa, i genitori di Kata e il loro consulente, il generale Luciano Garofano, sono tornati nella struttura per un sopralluogo e serviranno ancora giorni per capire a chi appartengano le tracce ematiche rinvenute sui rubinetti di stanze riconducibili alle disponibilità di alcuni degli indagati. Al vaglio degli inquirenti anche l’analisi di eventuali tracce di Dna in un borsone e due trolley che tre dei soggetti finiti sotto la lente investigativa avrebbero portato fuori dall’albergo in orario ritenuto di interesse per le indagini. Non si esclude che la minore possa essere stata portata via all’interno di una valigia nell’immediatezza del rapimento. Ma resta in piedi anche un’altra terribile ipotesi: la piccola potrebbe non essere mai uscita viva da quell’edificio.
Nuovo appello della madre di Kata
La madre di Kata rinnova l’appello per arrivare alla verità sulla scomparsa della piccola, un mistero che va avanti dal 10 giugno scorso apparentemente senza alcuna soluzione. La Procura di Firenze avrebbe centrato nuovamente l’attenzione sull’ex hotel Astor a caccia di elementi che potrebbero essere sfuggiti in sede di primi sopralluoghi, e nei prossimi giorni potrebbero concretizzarsi nuove operazioni di scavo e carotaggi per evidenziare eventuali tracce biologiche utili all’inchiesta.
Di poche ore fa anche un dettaglio che si aggiunge agli aspetti nebulosi della vicenda: la madre dell’amichetta di Kata, inizialmente convinta che sua figlia si fosse rivolta a lei in lacrime, prima della scomparsa della minore, per raccontarle di un litigio, ha raccontato a Chi l’ha visto? che la sua bimba le avrebbe detto una frase sospetta: “Mamma, il lupo ha preso Kataleya“. La donna avrebbe capito soltanto dopo la sparizione di Kata che quelle parole potrebbero indicare una inquietante ipotesi: sua figlia potrebbe aver assistito al sequestro e potrebbe essere quindi testimone oculare dell’accaduto. La stessa mamma di Kata ha confermato di non aver mai creduto allo scenario di una lite tra le bambine e di aver percepito come “strano” il racconto dell’amichetta. I genitori della bimba scomparsa insistono: “Nostra figlia è stata rapita, non sappiamo da chi e perché. Aiutateci“.