Le speranze di ritrovare viva Kata, la bambina peruviana scomparsa sette mesi fa a Firenze, si riaccendono dopo una segnalazione che arriva dalla Spagna. Gli inquirenti, con la collaborazione delle autorità locali, stanno approfondendo la pista, con l’obiettivo di identificare la piccola che è stata avvistata e che somiglia a quella scomparsa.
A parlarne a Quarto Grado è stata la mamma Katherine Alvarez: “Il 5 gennaio scorso gli inquirenti mi hanno mostrato due fotografie e mi hanno chiesto di riconoscere se era Kata o meno. Io purtroppo non posso essere sicura al 100%. Non si vede bene il viso. La bambina era seduta sull’autobus e la fotografia è scattata da fuori. È stato fatto un ingrandimento, ma non si vede comunque bene. Gli occhi e il naso si vedono e sembrano i suoi, le labbra e il mento sono coperti da un riflesso. La somiglianza con mia figlia c’è, è tanta. La bambina aveva un giubbotto rosso e lo zaino. Aveva le codine e guardava fuori dal finestrino”.
Kata, una segnalazione in Spagna: la mamma spera di ritrovarla
Katherine Alvarez, la mamma di Kata, non vuole comunque illudersi. “Io quando ho visto le fotografie ho avuto una sensazione forte, ero molto in ansia perché avrei voluto dire che è lei ma non posso assicurarlo, non essendo le immagini molto chiare. È successo anche altre volte, mesi fa, che mi facessero vedere dei filmati in cui una bambina correva e giocava. La voce era uguale. Loro l’hanno rintracciata ma alla fine non era lei. Era più piccola di mia figlia”.
L’augurio è che la bambina scomparsa però possa realmente essere in Spagna. “Il mio cuore dice che Kata è ancora viva, ho speranza di ritrovarla viva. Vorrei che qualcuno si mettesse una mano sul cuore e mi facesse sapere qualcosa, anche con una telefonata. Io mi chiedo ancora perché è stata rapita”. E sull’ultima pista relativa ad una presunta vendetta per una violenza sessuale: “Per quel che ne so, sono soltanto voci inventate dalla famiglia con cui abbiamo avuto dei problemi. È stato detto che è una quindicenne, ma nessuno la conosce. Non c’è una denuncia. C’è stata una riunione nell’ex Hotel Astor e nessuno sapeva nulla su questa ragazza”, ha concluso.