Kate Winslet, l’attrice di “Titanic”, ha dimostrato di avere un cuore d’oro, pagando una bolletta dell’energia da 17mila sterline, l’equivalente di 19mila euro, per aiutare una mamma scozzese e la sua figlia malata. La vicenda è stata resa nota dalla BBC, che ha rivelato come la donna, di nome Carolynne Hunter, fosse in difficoltà economiche e non riuscisse a soddisfare il costo da corrispondere, ma, al tempo stesso, fosse fondamentale per lei riuscire a onorare quella cifra, dal momento che sua figlia Freya, 12 anni, è affetta da una grave paralisi cerebrale e necessita di un costante apporto di ossigeno per problemi respiratori cronici.
Ad oggi, la famiglia della ragazzina si trova a spendere all’incirca 7.400 euro all’anno per fare sì che resti in funzione il macchinario di supporto vitale e per riscaldare la casa, ma la madre della piccola è stata avvisata dalle autorità comunali che, complici gli aumenti relativi alle materie prime, la bolletta crescerà vertiginosamente e giungerà a sfiorare quota 20mila euro. Uno scenario che ha toccato le corde più profonde di Kate Winslet, la quale non è rimasta a guardare.
KATE WINSLET PAGA UNA BOLLETTA A UNA MAMMA IN DIFFICOLTÀ
Inoltre, riporta la BBC, la mamma di Freya ha il timore che le cure della piccola possano essere messe a rischio da improvvise riduzioni della fornitura di gas legate al conflitto bellico in essere tra la Russia e l’Ucraina. Auspicando che tale ipotesi non si concretizzi mai, Kate Winslet, dopo essersi imbattuta nella storia della donna – che ha anche avviato una raccolta fondi su GoFundMe – ha prontamente donato l’intero ipotetico importo della bolletta alla famiglia mediante la piattaforma di crowdfunding, mettendosi in contatto con lei per rivolgere i suoi migliori auguri per il futuro.
La signora Hunter, attraverso la BBC, non ha però deciso di indietreggiare di un centimetro, affermando che dovrebbero essere i governi scozzese e britannico a intervenire per garantire sostegno ai nuclei familiari in difficoltà: “Io sarò aiutata da Kate Winslet, ma gli altri? A pagare doveva essere il governo, non una celebrità”.