Chi è Katia Reginella? Il caso dell’omicidio del figlio Jason
Il caso del piccolo Jason, ucciso a 2 mesi a Folignano (Ascoli Piceno) ha sconvolto il Paese nel 2011 e la trasmissione Un giorno in pretura ha raccontato la drammatica vicenda ripercorrendo le tappe chiave del processo a carico dei genitori, Katia Reginella e Denny Pruscino, ritenuti responsabili dell’omicidio e condannati in via definitiva rispettivamente a 18 anni di reclusione e all’ergastolo. La storia di Jason iniziò con la cronaca di una presunta scomparsa: la coppia era già nota ai servizi sociali per dei problemi avuti con altri due figli e il 6 luglio 2011 scoppiò il giallo della sparizione del neonato. Nonostante le ricerche, il corpo del bambino non è mai stato ritrovato e per l’accusa sarebbe stato ucciso tra il 23 e il 24 giugno precedenti, sbattuto più volte contro un divano da Denny Pruscino perché infastidito dal suo pianto.
In carcere, l’uomo avrebbe confessato a un altro detenuto di aver commesso il delitto per quel motivo e avrebbe inoltre raccontato, ricostruisce Chi l’ha visto?, che gli inquirenti “non hanno trovato tracce perché il bambino è stato sbattuto su un oggetto che poi è stato buttato via“. Nel 2022, a carico della coppia sarebbe stata emessa una nuova condanna nel processo per i maltrattamenti ai danni dell’altra figlia, alla quale avrebbero procurato danni permanenti. Denny Pruscino è morto nel 2023 nel carcere di Padova, colpito da un infarto dopo una partita di calcetto tra detenuti.
La tragedia del piccolo Jason e la condanna a carico della madre Katia Reginella
La tragedia del piccolo Jason è impressa tra le pagine più atroci della cronaca nera italiana. Secondo la ricostruzione a carico della madre Katia Reginella e del compagno, Denny Pruscino, il bimbo sarebbe stato ucciso nel giugno 2011 e la coppia avrebbe tentato di depistare le indagini durante le ricerche. Il corpo del bambino non è stato mai ritrovato, ma per i giudici sarebbe stato assassinato in casa a Folignano tra il 23 e il 24 giugno. La notizia della sparizione del neonato sarebbe emersa soltanto il 6 luglio seguente.
Il pubblico ministero aveva chiesto per entrambi i genitori il massimo della pena. La sentenza definitiva, arrivata nel 2016, ha visto Denny Pruscino finire all’ergastolo e la sua ex compagna, Katia Reginella, condannata a 18 anni di reclusione. Katia Reginella aveva ottenuto una riduzione in appello, da 25 a 18 anni di carcere, e la Cassazione avrebbe confermato l’esito del secondo grado. A Katia Reginella, affetta da parziale vizio di mente, i giudici avrebbero riconosciuto le attenuanti generiche, con l’esclusione delle aggravanti.