Protagonista assoluta della prima puntata di Io e te è stata sicuramente Katia Ricciarelli, nuovo volto femminile della trasmissione di Raiuno che farà compagnia ai telespettatori per tutta l’estate. Nel corso della puntata, oltre a svelare i dettagli del suo rapporto con Pippo Baudo (leggete in basso), la Ricciarelli ha anche commesso due gaffe. La prima è arrivata quando Pierluigi Diaco ha salutato Eleonora Daniele facendole gli auguri per la nascita di Carlotta, venuta al mondo lo scorso 25 maggio. “E’ nata?”, ha chiesto la Ricciarelli. “Certo che è nata”, è stata la risposta del conduttore che ha poi invitato in trasmissione la conduttrice di Storie Italiane nelle prossime settimane. La seconda gaffe è arrivata quando il padrone di casa ha presentato il fumettista Lucangelo Bracci in arte Testasecca. “Com’è che ti chiami? Testa di legno?”, ha chiesto la Ricciarelli a cui Diaco ha risposto – “Hai fatto bene a fare questa domanda, il pubblico dovrà prendere familiarità” (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



Katia Ricciarelli e il rapporto con Pippo Baudo

Katia Ricciarelli risponde ad una serie di domande di Pierluigi Diaco durante la prima puntata di Io e te affermando di aver fatto fatica, all’inizio, a credere alla proposta di Raiuno. “Non ci credevo quando mi ha chiamato Stefano Coletta, pensavo fosse uno scherzo. Poi ho chiesto due giorni di tempo e ho detto sì”, afferma Katia Ricciarelli. “Tu mi hai fatto subito un’ottima impressione. Molto pacato e mi piace questo tipo di televisione”, aggiunge la Ricciarelli complimentandosi con Pierluigi Diaco. Poi un ringraziamento speciale per la Rai. “Devo tutto alla Rai, anche un matrimonio”, scherza la Ricciarelli ricordando implicitamente il matrimonio con Pippo Baudo con cui ha un buon rapporto. “Ci siamo incontrati all’Arena di Verona per La Traviata di Zeffirelli che era morto da poco ed era a due poltrone da me. Incontrarlo e avere la sensazione di averlo lasciato il giorno prima è stato un tutt’uno. Non c’è stato bisogno di dire nulla. Ci siamo abbracciati come due amici che non si vedevano da due giorni. Devo molto a Pippo perché ho imparato ad avere ritmi televisivi che lui indubbiamente ha”, aggiunge ancora la Ricciarelli che poi si unisce a Pierluigi Diaco invitandolo in trasmissione (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



Katia Ricciarelli: “a Io e te senza un copione”

La nuova edizione di Io e te di Pierluigi Diaco, in partenza oggi 1 giugno su Rai1, ritrova un rinnovato spazio dedicato alla Posta del Cuore. Ad occuparsene sarà Katia Ricciarelli che, alle pagine di Libero, ha raccontato le sensazioni in circolo prima di questa nuova avventura. “Il mio ruolo lo capirò bene quando andremo in onda. – ha esordito la cantante lirica – So solo che affiancherò Pierluigi Diaco all’inizio e nella rubrica dedicata agli animali, per poi rispondere alla posta dei lettori. Non ci sarà un copione vero e proprio e la cosa mi piace molto perché non amo essere telecomandata.” La Ricciarelli ha poi voluto sottolineare l’importanza dello spazio dedicato agli animali e alle persone anziane: “Gli animali se la meritano eccome! Io per esempio non sarei riuscita a superare facilmente i due mesi di isolamento senza la mia cagnolina Ciuffi”, ha confessato.



Katia Ricciarelli e la crisi della musica lirica: “Una tragedia!”

Katia Ricciarelli ha inoltre sottolineato che “Per le persone anziane è fondamentale sapere che qualcuno, come i propri figli o nipoti, ha ancora bisogno di loro. Molte persone si spengono quando vanno in pensione, quindi ben venga avere delle responsabilità. A patto però di non approfittarsene: non va bene chiedere troppo ai nonni”. Per la nota e apprezzata cantante lirica, il Covid-19 “sarà una cartina tornasole per molte famiglie” che dovranno fare i conti con nuove consapevolezze riguardo la coppia e la famiglia, anche con conseguenze talvolta negative. Poi si parla di musica e della crisi della lirica: “Siamo davanti a una tragedia perché i cantanti lirici sono morti senza il pubblico. – ha ammesso preoccupata la cantante – Gli spettatori sono il nostro motore, altrimenti è come avere una Ferrari e guidare in uno spiazzo di 100 metri. Si soffre”. D’altronde, ha sottolineato, “Il Governo ha altre priorità. È un peccato perché il melodramma è un prodotto made in Italy che ci invidiano in tutto il mondo”.