Katia Ricciarelli è tornata sul piccolo schermo: la vediamo per tre domeniche su Rai Uno, impegnata nel cast di “Come una madre”, un giallo dai toni drammatici che vede Vanessa Incontrada vestire i panni della protagonista. Un mondo, quello della recitazione, affatto sconosciuto alla cantante, che, sulle colonne de “Il Fatto Quotidiano”, ricorda: “Ho vinto un Nastro D’Argento al mio esordio assoluto grazie a Pupi Avati. Non pensavo minimamente a una carriera di questo tipo: hanno prevalso la curiosità e la capacità di coinvolgermi di Pupi. Poi, chiaramente, ci ho messo del mio, quindi caparbietà e curiosità. Sono precisa e pignola sul lavoro”. Talmente fiscale che, racconta, consigliò ad Andrea Bocelli di allontanarsi dalla lirica per via della sua cecità: “Una cosa è il palco per un concerto e un’altra è l’ opera. Lui non ci sarà rimasto bene, però ancora non era famoso, non aveva debuttato a Sanremo; vennero da me e dopo averlo sentito cantare, gli espressi il mio pensiero. ‘Nella lirica – gli dissi – è fondamentale vedere il direttore d’orchestra e mantenere un contatto visivo pure con i colleghi’. È basilare! Altrimenti è come voler guidare una Ferrari.



KATIA RICCIARELLI: DAL FLIRT CON SORDI AL CORONAVIRUS

Katia Ricciarelli ha poi ricordato attraverso “Il Fatto Quotidiano” il flirt che ebbe con Alberto Sordi. “Ero giovanissima, lui già un divo, ed era una persona molto divertente. Quando lo seppero le sorelle, arrivò la loro benedizione: ‘Lei va bene, ha un lavoro’. Era tirchio? No, anzi, mi offrì anche la cena”. La cantante si dichiara invece scontenta per le esternazioni effettuate da Fabio Testi a favore di telecamera durante il Grande Fratello Vip 4: “Sostiene che ci sia stata una storia fra noi? Se c’è realmente stata, non ha avuto molto successo, perché di questo flirt non ricordo niente. Mi hanno addirittura telefonato per riportarmi le sue parole: l’ho trovato inelegante e non è la prima volta che mi succede, parlo in generale. Ormai ne sento di tutti i colori, forse perché sono sola”. E Pippo Baudo? “Oramai ci parliamo, ci siamo rivisti, non ha senso restare con il muso, troppa inutile fatica. Come dicevo prima, conta la serenità”. Serenità che a livello internazionale sta venendo meno per via del diffondersi del Coronavirus: “Bel guaio, personalmente metterò la mascherina”, ha asserito la Ricciarelli, che ha concluso ammettendo di essere una giocatrice. “Mi piacciono le slot machine con il poker. Amo stare da sola davanti a loro, non amo giocare con altri, con il vociare, il nervosismo, e tutto il corredo; mi piace stare lì e vivermi in solitaria l’adrenalina offerta, anche se i tempi sono cambiati. Secondo me le hanno truccate, perché non vince più nessuno, ci hanno tolto anche questo divertimento, ma, nonostante questo, ho più vinto che perso e a volte ho portato a casa dei bei colpi”.

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