Katia Ricciarelli, ospite di Pierluigi Diaco Bella Ma’, in onda su Rai 2, ha parlato a cuore aperto delle sue origini: “Non ho avuto un papà, mi rifiutò e non l’ho mai conosciuto veramente. Quando lui e mia mamma si sono conosciuti, le disse che la avrebbe sposata. In realtà, quando lei rimase incinta, scoprì che lui era già sposato con un’altra donna e che aveva altri figli. È fuggito, ha fatto finta che non fosse successo nulla”.



È così che la cantante prese il cognome di mamma Molara. “Non ha mai voluto che mi vedesse, anche se lui poi avrebbe voluto. Non sarebbe cambiato nulla. Io quando ho scoperto che aveva impedito che ci conoscessimo le dissi che aveva fatto bene, non c’erano ragioni. Non ho mai pensato a lui”, ha rivelato. Un incontro, però, in realtà c’è stato. “Ero una bimba, andai a cantare e poi mi portarono in un ospedale dove c’erano persone che non potevano muoversi. In una stanza c’era un signore ammalato di tisi in punto di morte. Ci hanno fatto una foto, la feci vedere a mia mamma e lei mi disse che era mio padre. Non ho rabbia verso di lui, ha già avuto quello che Dio pensava meritasse”, ha ammesso.



Katia Ricciarelli: “Non ho avuto papà, mi rifiutò”. Il rapporto con mamma Molara

Katia Ricciarelli, non avendo avuto un papà nella sua vita, è cresciuta con mamma Molara e con le sue due sorelle maggiori. “Mamma pensava a tutto e le mie sorelle andavano a lavorare per potere mangiare. Mangiavamo pasta e fagioli, polenta, gnocchi di patate, quelli che erano i cibi poveri, carne non ce n’era. Nonostante ciò, eravamo felici. Non mi sono mai vergognata della povertà”, ha raccontato a Bella Ma’. 

A trasmetterle l’amore per il canto fu proprio la mamma. “La sentivo cantare le canzoni del passato e le imparavo. Ha fatto il massimo per permettermi di studiare. La mia intera carriera è stata per lei, non per guadagno”. È grazie al successo, però, che ha avuto modo di dare alla donna il riscatto che meritava. “Ho fatto vivere mia madre come una regina nei suoi ultimi venti anni di vita e ne sono orgogliosa. Era libera in una casa immersa nel verde coi suoi sette cani. Alle dita aveva tutti i suoi splendidi anelli. Fino alla fine si conservava i soldi tra i seni, come da giovane quando aveva paura che glieli rubassero”.