Svolta nel caso Katia Tondi, la donna uccisa il 20 luglio 2013 a San Tammaro: il marito Emilio Lavoretano, condannato lo scorso 18 dicembre a 27 anni di carcere per omicidio dalla Corte D’Assise di Santa Maria Capua Vetere, è stato condotto questa mattina in carcere dagli agenti della Squadra Mobile di Caserta. Come spiegato da Fanpage, contestualmente alla sentenza la Corte non aveva emesso il provvedimento di carcerazione per l’uomo che era rimasto a piede libero fino ad oggi. A poco meno di un mese da quel pronunciamento, però, i giudici hanno disposto il trasferimento in carcere dell’ex gommista ravvisando il pericolo di fuga e di reiterazione del reato. Con queste motivazioni Emilio Lavoretano è stato prelevato dagli agenti nella casa dei genitori a Curti, nel Casertano e tradotto in carcere.
KATIA TONDI, ARRESTATO IL MARITO UN MESE DOPO CONDANNA PER OMICIDIO
La richiesta di custodia cautelare nei confronti del marito di Katia Tondi è stata richiesta appena cinque giorni dopo la lettura della sentenza, lo scorso 23 dicembre, ed oggi, mercoledì 15 gennaio 2020, è stata eseguita dopo l’emissione da parte della Corte d’Assise. Lavoretano era rimasto a piede libero anche durante il processo: fino ad allora insieme a lui era rimasto anche il figlio della coppia, oggi un bambino di 7 anni, affidato ad alcuni parenti dopo la condanna. Secondo i giudici proprio Emilio Lavoretano, al culmine di una violenta lite dovuta alla sua infedeltà nei confronti della moglie, strinse un laccio attorno al collo della donna uccidendola. Nel frattempo i genitori di Katia Tondi, assistiti da Gianluca Giordano, hanno anche annunciato di voler ottenere l’affidamento del nipote.