Moise Kean è ora ufficialmente un giocatore dell’Everton: sulla sponda Blues di Liverpool sbarca il genietto dalle mille potenzialità e dal carattere tutt’altro che mansueto per la bellezza di 30 milioni di euro pagati alla Juventus con una formula particolare che nei fatti smentisce le prime voci che lo vedevano con un diritto di recompra in futuro proprio per gli Agnelli. «27,5 milioni pagabili in tre esercizi che potrà incrementarsi di ulteriori 2,5 milioni al verificarsi di determinate condizioni nel corso della durata contrattuale», riporta il comunicato dell’Everton nel giorno in cui ha già presentato, con tanto di prime immagini in maglia blues, il nuovo bomber. Kean avrà la numero 27 e per lui non può che cominciare tutto un nuovo percorso in Premier League a soli 19 anni: «Sono molto orgoglioso e onorato di vestire la maglia dell’Everton. Darò il massimo per questa squadra», esclama un Moise tutto sorrisi e felicità, al netto del dispiacere di lasciare la famiglia bianconera. «Ero convinto di firmare perché l’Everton guarda al futuro come me. Conosco la grandezza del club. Ha una grande ambizione e lavorerò molto duramente per aiutarci a realizzare ciò che vogliamo raggiungere. Sono abituato a vincere e voglio portare questo atteggiamento vincente alla squadra. Spero di fare bene sul campo e rendere felici i tifosi», aggiunge Kean parlando alla tv della società inglese.



KEAN ALL’EVERTON, SACRIFICIO PER RONALDO?

Per il manager dell’Everton, Marco Silva, l’arrivo di Kean è tutt’altro che un “colpo” di immagine: «Moise è veloce, forte, ha buone qualità e solo 19 anni. Ha talento ed è pronto a lavorare, a migliorare la nostra squadra, offrendoci diverse soluzioni. Era in un grande club, ora è arrivato in un altro grande club ed è pronto a combattere per questa sfida e a dare tutto per l’Everton». Lungo e assai incoraggiante il messaggio lanciato dalla Juventus sui propri profili social nel salutare l’ormai ex attaccante esordiente lo scorso anno in maglia bianconera: «Moise Kean saluta dunque la Juventus, squadra con cui è cresciuto, fin dal settore giovanile, portando con sé una serie di primati, che ne testimoniano non solo il talento, ma anche la capacità di stupire […] Il talento è indiscusso, il futuro dalla sua parte. Auguriamo a Moise un avvenire bellissimo e ricco di soddisfazioni». Nel frattempo si assommano le voci dall’Inghilterra fin qui in Italia di un possibile “sacrificio” compiuto in nome dell’operazione Cristiano Ronaldo la cessione di Kean (senza neanche un’idea di recompra o di pareggio dell’offerta futura) e il più che probabile addio di Dybala e uno tra Higuain e Mandzukic potrebbe significare una revolution “necessaria” per sostenere i costi che lo scorso anno la Juve ha dovuto effettuare per acchiappare il migliore giocatore del mondo (assieme a Messi). Motivi economici ma non solo, come avanza il focus di Latagliata sul Giornale di oggi: «la Juve sta mettendo in atto una rivoluzione d’attacco per far rendere al meglio un giocatore che ha 34 anni». Posizioni in campo, voglia di avere più spazio e necessità di vendere per poter sostenere l’operazione CR7: il tempo dirà se avrà avuto ragione la Juve, con magari una Champions in più in bacheca, o se la “svendita” dei gioielli d’attacco per un 34enne non avrà avuto gli effetti sperati.



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