Keira Knightley: “Il copyright sul mio volto contro le IA”
Keira Knightley, famosa attrice hollywoodiana che ha preso parte, tra le altre cose, al cast della serie Pirati dei Caraibi nel ruolo di Elizabeth Swann, ha deciso di muovere una personale guerra contro le Intelligenze artificiali. Si tratta di un sentimento, in realtà, condiviso da una buonissima parte degli attori americani, che da circa 137 giorni stanno scioperando per chiedere che le nuove tecnologie siano escluse, o fortemente ridotte, nelle produzioni cinematografiche.
Così, Keira Knightley in una breve dichiarazione rilasciata al quotidiano inglese Telegraph, subito rimbalzata più o meno ovunque in rete, ha spiegato che “al momento per le attrici la preoccupazione riguarda la propria voce, e stanno cercando di proteggere l’industria del doppiaggio“, con il famoso sciopero che sta rallentando la registrazione e l’uscita di tantissimi film americani. “Spero che i governi”, ha aggiunto Keira Knightley, “si muovano e regolamentino questo problema, se no immagino che il mio prossimo passo sarà quello di proteggere il mio volto“, probabilmente cercando di tutelarlo con le leggi sul copyright.
Hollywood e le IA tra Bruce Willis e il parere di Sony Pictures
Insomma, Keira Knightley non ha fatto altro che dare voce alla preoccupazione più o meno diffusa nel mondo di Hollywood. Recentemente, infatti, ha fatto particolarmente scalpore la vicenda che ha interessato Bruce Willis, noto attore che si è ritirato dalle scene a causa della demenza frontotemporale che lo affligge, e che è apparso in uno spot pubblicitario, ricostruito proprio grazie all’Intelligenza artificiale che fa sembrare stia realmente recitando di persona.
Parlando della scelta di Keira Knightley, dello sciopero e delle IA, invece, Tony Vinciguerra, amministratore delegato di Sony Pictures Entertainment, ha spiegato che “gli scrittori hanno molta paura che li metteremo tutti fuori dal mercato. Ma l’Intelligenza Artificiale è uno strumento incredibile per loro”, soprattutto per “accelerare il processo e renderlo migliore”. Commentando, invece, strettamente la questione sollevata da Keira Knightley che teme il suo volto venga usato senza il suo permesso, Vinciguerra ha spiegato che “non si può prendere l’immagine di qualcuno senza il suo permesso. E tutti nel settore della produzione ne sono pienamente consapevoli”. Inoltre, spiega il Messaggero, non vi sono leggi di tutela del copyright che coprano il creato dalla Natura, ma sono applicabili solamente per proteggere le creazioni della mente umana.