Dopo Zlatan Ibrahimovic un altro calciatore ben noto della Serie A è risultato essere positivo al coronavirus. Stiamo parlando precisamente di Keita Baldé, attaccante spagnolo ad un passo dalla Sampdoria. A comunicare l’infezione da covid-19 è stata proprio la stessa società blucerchiata: “L’U.C. Sampdoria comunica che l’A.S. Monaco F.C. – si legge sul sito ufficiale della compagine ligure – ha autorizzato il calciatore Keita Balde a viaggiare e a sottoporsi alle visite medico-sportive, che non hanno evidenziato problematiche. Nel corso degli accertamenti previsti dalle normative anti-COVID-19 il calciatore è invece risultato debolmente positivo: si specifica che lo stesso non ha avuto contatti con il ‘Gruppo Squadra’ e si trova in isolamento domiciliare fiduciario. Saranno pertanto messe in pratica le procedure sanitarie come da protocollo”. Una notizia che è giunta nella giornata di ieri, quando lo stesso Keita Baldé si trovava a Genova proprio per sostenere le visite mediche di rito con il club, in attesa poi della firma sul contratto e della successiva ufficialità.



KEITA BALDÈ, TERZA ESPERIENZA IN ITALIA DOPO LAZIO E INTER

Al momento non è ancora arrivata la fumata bianca, ma l’operazione non sembrerebbe essere in discussione. Keita Baldè è risultato essere debolmente positivo, e il classe 1995 è in isolamento casalingo, per svolgere la quarantena di almeno 14 giorni. Inoltre, il club ha fatto sapere che non ha avuto contatti con altri giocatori della squadra genovese. La Sampdoria sarà il terzo club italiano di Keita Baldè, dopo la Lazio e l’Inter. Cresciuto fra le fila delle giovanili del Barcellona, il calciatore iberico non è mai approdato in prima squadra, venendo ceduto alle giovanili della Lazio del luglio del 2011. Dopo il passaggio in prima squadra nel 2013, e una serie di prestazioni altalenanti, il calciatore è rimasto a Formello fino all’estate del 2017, quando poi è stato ceduto a titolo definitivo al Monaco, in cambio di un assegno da circa 30 milioni di euro. Nell’estate successiva il ritorno in Italia, la cessione in prestito con l’Inter, ma il club nerazzurro non è rimasto soddisfatto dalle prove del ragazzo, che ha fatto così ritorno nel Principato.

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