Robert Kenney Junior, nipote del 35esimo Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald, domenica è tornato a parlare dell’omicidio di suo zio, puntando il dito contro la CIA. Recentemente candidatosi per il ruolo di Presidente alle elezioni americane del 2024, con bandiera democratica e correndo contro l’attuale presidente Joe Biden, il nipote di JFK è noto anche per le sue posizioni fermamente contrarie al vaccino per il covid.
In un’intervista rilasciata a John Catsimatidis per la radio WABC 770, il nipote di Kennedy ha detto, chiaramente, che “ci sono prove schiaccianti che la CIA è stata coinvolta” nell’omicidio di JFK, sostenendo che ormai la questione vada “oltre ogni ragionevole dubbio”. Spiegando il suo punto, ha detto che “quando mio zio era presidente, era circondato da un complesso militare-industriale e da un apparato di intelligence che cercava di convincerlo ad andare in guerra in Laos e Vietnam”. Di contro, però, Kennedy “ha rifiutato e ha detto che il compito della presidenza americana era di tenere la nazione fuori dalla guerra”, scatenando le ire della CIA che avrebbe cospirato contro il presidente.
La posizione della CIA sulla morte di Kennedy
John Fitzgerald Kennedy, 35esimo presidente degli Stati Uniti, venne eletto nel 1961, entrando molto velocemente nel cuore degli americani, anche per le sue posizioni contrarie alla guerra. Il 22 novembre del 1963, però, mentre il presidente si trovava a Dallas per una parata, venne ucciso con alcuni colpi di fucile da cecchino a che lo raggiunsero nell’auto presidenziale, ferendolo mortalmente assieme ad un agente della sua scorta.
La morte tragica ed imprevista del presidente Kennedy sconvolse l’America, che subito lo definì uno dei più grossi complotti mai orditi. Venne identificato come attentatore Lee Harvey Oswald, che tuttavia non spiegò mai le sue motivazioni. La Camera si riunì per indagare, interrogando il direttore della CIA, John McCone, che dal conto suo negò qualsiasi coinvolgimento dell’agenzia con l’omicidio del presidente. Di contro, la stessa Camera, in un rapporto pubblicato nel 1979, appurò che furono almeno due persone a sparare contro Kennedy, ma il secondo non fu mai identificato, mentre l’omicidio venne definito parte di una cospirazione, ignota e di cui non si conosceva l’entità e l’effettiva portata, mai realmente appurata.