E’ morto all’età di 96 anni Kenneth Anger, fra i personaggi più influenti del cinema e nel contempo della controcultura gay, maestro di trasgressioni come lo definisce ComingSoon, regista e sceneggiatore. E’ stato alla cinepresa in alcuni dei film ritenuti maggiormente sperimentali della storia, come ad esempio Hollywood Babilonia, titolo di due volumi, il primo del 1958 censurato negli Stati Uniti fino al 1980, e il secondo del 1984, in cui vengono raccontati gli scandali, i vizi e i delitti di Hollywood dall’età del muto fino ai decenni successivi, correlati spesso e volentieri con scese esplicite e macabre.



Su Youtube, ricorda anche ComingSoon.it, sono disponibili diversi film di Kenneth Anger, a cominciare da Lucifer Rising, un cortometraggio fra i suoi lavori più noti. Anger, del resto, era molto affascinato dalle teorie esoteriche, sataniste e occultiste di Aleister Crowley e Anton LaVey, con quest’ultimo che apparirà assieme agli Hell’s Angels e ai Rolling Stones in Invocation of my Demon Brother. Tornando a Lucifer Rising, film del 1972 che venne però completato solamente otto anni dopo, nel 1980, era Bobby Beausoleil, che interpretava il ruolo di Lucifero e che in seguito venne condannato all’ergastolo per gli omicidi alla famosa Manson Family, uno dei delitti più efferati che la storia americana ricorda.



KENNETH ANGER, SCORPIO RISING E I COMPLIMENTI DI SCORSE E LYNCH

E’ stato anche l’autore della colonna sonora mentre si trovava in carcere, composta dopo una causa con Jimmy Page che aveva l’incarico di comporla. Kenneth Anger è considerato uno dei primi cineasti dichiaratamente gay del mondo di Hollywood, e nei suoi film esplorava anche il tema del feticismo, ma anche la cultura dei bikers, i possessori delle mitiche Harley Davidson spesso e volentieri riuniti in gruppi, e a riguardo si ricorda Scorpio Rising del 1963, quello che viene considerato il suo lavoro più influente e lodato anche da due maestri come Martin Scorsese e David Lynch. Ma nelle sue pellicole ha trattato anche il cattolicesimo e il nazismo. Un personaggio controverso ma che ha scritto pagine indelebili della storia del cinema.

Leggi anche

Franco Ferrarotti, morto a 98 anni padre della sociologia italiana/ Ottenne prima cattedra della disciplina